Il dovere di non abituarsi alla guerra

La Conferenza episcopale promuove nelle diocesi incontri di preghiera per la pace

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Foto di Egor Myznik su Unsplash
“Non possiamo abituarci alla guerra- afferma il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei-. Stiamo sperimentando delle tenebre profondissime. Forse ce ne dimentichiamo o abbiamo vissuto con tante luci artificiali, finte che pensavamo di poter accendere e spegnere a piacimento. Ci accorgiamo invece di tenebre terribili che spengono la vita di migliaia di persone, la vita di innocenti, in tanti luoghi nel mondo. In particolare in Ucraina, in Terra Santa, nella Striscia di Gaza. Quanta desolazione”. E aggiunge: “Dovremmo sempre guardare attraverso le lacrime dei bambini, attraverso il pianto dei più piccoli. È da lì che capiamo tutto l’orrore e la violenza della guerra, dell’ingiustizia e quanto è inaccettabile. Stare con Gesù significa restare con l’amore, con la luce, con una forza che sconfigge quelle terribili tenebre. Oppure si diventa complici del male“.
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Il cardinale Matteo Zuppi (© VaticanMedia)

Contro la guerra

La Conferenza episcopale promuove nelle diocesi incontri di preghiera perché la Chiesa in Italia e le Chiese in Europa “insegnino a costruire legami di pace e di verità attraverso l’insegnamento autentico del Vangelo per essere un solo corpo e un solo spirito”. Affinché i governanti delle nazioni “promuovano il bene comune a partire dai compiti loro affidati”. Affinché “si estinguano le contese e le divisioni a favore di una reale comunione tra i popoli della terra”. E perché i popoli dell’Ucraina, della Terra Santa e di tutte le terre martoriate dalla guerra “non perdano mai la speranza in te, o Signore. Ma alimentanti dal tuo amore e dalla tua presenza, disprezzino l’odio e favoriscano la giustizia”. Inoltre su iniziativa del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), le comunità ecclesiali si sono ritrovate per celebrare una Messa per le vittime delle guerre che imperversano in Ucraina e in Terra Santa.