Acli: “Offrire ai giovani un lavoro dignitoso”

Iniziativa per l'occupazione giovanile con il patrocinio della Diocesi di Roma, Roma Capitale, Città metropolitana di Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma, Unindustria e Manager Italia

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Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia, ha aperto i lavori dell’evento “LaborDì, i giovani incontrano il lavoro tra valori, orizzonti e strumenti”. L’evento è stato promosso dalle stesse Acli. Con il patrocinio della diocesi di Roma, Roma Capitale, Città metropolitana di Roma Capitale. Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma, Unindustria e Manager Italia. Un’iniziativa che è “il frutto di un percorso nato da lontano“. Dedicato al binomio giovani e lavoro. E che, evidenzia Lidia Borì, “ha sempre voluto guardare verso quella tanto agognata alleanza per il lavoro dignitoso”. Così da “metterlo in cima a tutte le priorità”. Le Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani hanno ringraziato Papa Francesco, che ha dedicato a questa manifestazione “non un semplice messaggio. Ma quasi un vero e proprio manifesto per il lavoro dignitoso”, precisa Lidia Borzì.
Acli
La Presidente delle Acli di Roma Lidia Borzì

Impegno Acli

All’evento hanno partecipato oltre 1300 ragazze e ragazzi provenienti da 20 scuole di Roma e provincia. Per tutta la durata della manifestazione delle Acli gli studenti hanno potuto confrontarsi con 45 enti e imprese. Aziende e realtà che hanno messo a disposizione la propria esperienza e le proprie figure professionali in 80 workshop formativi. E oltre 500 ore di colloqui di lavoro con “recruiter” professionisti. “Con questo incontro- afferma Lidia Borzì – abbiamo voluto dare ai giovani delle vere e proprie ‘chiavi’. Per aprire un mondo un po’ complesso sì, ma straordinario. E cioè il mondo del lavoro. Un microcosmo ricco di sfide. Con tante salite e ostacoli. Ma anche sogni da realizzare e mete da raggiungere“. L’obiettivo delle Acli è “mostrare loro che è sul lavoro come valore che si gioca la partita della vita. E che un lavoro è dignitoso quando è opportunamente tutelato. Ed equamente retribuito. E quando non è una corsa febbrile e senza fine”. Prosegue Lidia Borzì: “Il prezioso parterre che ha partecipato a questo Labordì rafforza in noi la consapevolezza che vanno unite le forza di organizzazioni sociali. Come le Acli, istituzioni, università, scuola, Chiesa, mondo delle imprese e sindacati. Solo così possiamo dare ai giovani le opportunità che meritano“.