Perù: confessa l’omicida della missionaria Nadia De Munari

Uno dei quattro uomini arrestati ieri in Perù per l'omicidio della missionaria laica italiana Nadia De Munari ha confessato l'assassinio

Nel quadro, Nadia De Munari

Uno dei quattro uomini arrestati ieri in Perù per l’omicidio – avvenuto lo scorso 24 aprile – della missionaria laica italiana Nadia De Munari ha confessato l’assassinio. Si tratta di un 24enne del luogo che era accusato del delitto. Lo ha riferito la polizia peruviana.

Omicidio per futili motivi

De Munari era stata colpita con un machete e un martello la notte tra il 20 e il 21 aprile 2021 nella stanza del centro educativo per bambini e ragazzi a Nuevo Chimbote, dove viveva e lavorava. Morì 3 giorni dopo il ricovero in ospedale per le ferite. Dalle indagini è emerso che l’aggressione costata la vita alla cinquantenne è scaturita per futili motivi: il furto di tre cellulari.

Nadia, originaria del Vicentino, era volontaria permanente ed operava nel centro “Mamma mia” di Nuevo Chimbote, centro fondato da padre Ugo De Censi. Gestiva 6 asili e una scuola elementare in una baraccopoli locale che conta oltre 50 mila abitanti.

La famiglia chiede verità e chiarezza

Ieri, alla notizia dei quattro arresti, la famiglia di Nadia De Munari ha scritto una lettera in cui esprimevano “fiducia nelle indagini che la procura di Roma e gli investigatori italiani stanno svolgendo e che, confidiamo, non cesseranno finché non ci sarà definitiva e assoluta chiarezza sull’uccisione di Nadia”.

“Nella comunità di Nuevo Chimbote Nadia svolgeva l’attività di direttrice di 6 scuole di infanzia, come volontaria per l’operazione Mato Grosso – scrivono i familiari della giovane vittima ripresi da Vatican News -. La famiglia continua ad attendere di conoscere tutte i particolari della drammatica vicenda, il contesto, oltre al vero movente del brutale omicidio ai danni di una donna mite che aveva scelto di dedicare la vita agli ultimi”.