Incredibile: cosa hanno scoperto i Nas su 281 tra medici e sanitari

In piena quarta ondata pandemica, con due varianti in Italia Covid, i carabinieri dei Nas hanno fatto una scoperta a dir poco incredibile

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In piena quarta ondata pandemica, con la variante Delta prevalente in tutta Europa e la nuova variante sudafricana Omega che, notizia di oggi, può reinfettare anche chi ha già contratto il Covid, I carabinieri dei Nas hanno fatto una scoperta a dir poco incredibile.

Ben 281 “operatori di interesse sanitario” – tra Mmedici, infermieri o “esercenti le professioni sanitarie” – hanno regolarmente lavorato in ospedale o nelle strutture sanitarie senza aver mai fatto il vaccino. I militari, d’intesa con il ministero della salute, stanno conducendo una campagna di verifiche sul rispetto dell’obbligo vaccinale.

Gli investigatori dell’Arma spiegano che appare evidente la criticità, nel contesto generale della campagna vaccinale anti-Covid, rappresentata da operatori del settore sanitario e a diretto contatto con i pazienti / utenti, risultanti privi di copertura anticorpale.

Vaccino obbligatorio: ecco per chi

Lo scorso 24 novembre il governo ha approvato il nuovo decreto sulla stretta alle misure anti Covid. Nel decreto è stata decisa l’estensione della vaccinazione obbligatoria al personale amministrativo del comparto sanità, ai docenti e al personale amministrativo della scuola, ai militari, alle forze di polizia e al soccorso pubblico. Inoltre è stata resa obbligatoria anche la dose booster per le professioni sanitarie.

No Vax tra i sanitari

Ad oggi, nel corso di controlli in 1.609 strutture e centri sanitari pubblici e privati sono state verificate quasi 4.900 posizioni. Si tratta di medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, fisioterapisti e altre figure.

Tra i professionisti controllati  scrive TgCom24 – è emerso che 126 di loro eseguivano prestazioni seppur già destinatari del provvedimento di sospensione dall’Ordine professionale su segnalazione dell’autorità sanitaria (ASL, ASP, ATS, etc.), continuando a svolgere la libera professione presso gli studi medici di proprietà o presso ambulatori, come pure all’interno di reparti in ospedali pubblici e cliniche private, in ragione del loro incarico di medico o infermiere. Queste condotte hanno portato alla denuncia all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di “esercizio abusivo della professione sanitaria” poiché sorpresi in servizio malgrado fossero stati sospesi dall’Ordine professionale.

In tale ambito, sono stati individuati anche 8 medici di famiglia, tra medici e pediatri di medicina generale operanti in alcune Regioni (Abruzzo, Sardegna, Campania e Lazio), risultati non essersi mai sottoposti a vaccinazione.

Il servizio di controllo ha determinato anche l’avvio di accertamenti nei confronti di Aziende Sanitarie di alcune Regioni e Provincia Autonoma (Calabria, Sicilia, Molise, Bolzano-Alto Adige) per possibili condotte omissive e di inerzia nella regolare predisposizione dei provvedimenti amministrativi e disciplinari nei confronti del personale risultato non vaccinato.