Modena, uccide la moglie: è la terza tragedia familiare in 3 giorni in provincia

Nei pressi di Montese, sull'Appennino modenese, un uomo ha ucciso la moglie prima di tentare di togliersi la vita

Nei pressi di Montese, sull’Appennino modenese, un uomo ha ucciso la moglie prima di tentare di togliersi la vita. Sul posto sono giunti i carabinieri.

Terzo caso in provincia in tre giorni

Si tratta della terza tragedia familiare in tre giorni nella provincia, dopo la strage familiare di mercoledì a Sassuolo e il caso di Carlo Evangelisti, il 48enne che il giorno prima aveva ucciso la madre, a Modena.

Sassuolo proclama il lutto cittadino

Il Comune di Sassuolo proclamerà una giornata di lutto cittadino nel giorno dei funerali di Elisa Mulas, della madre Simonetta Fontana e dei figli Ismaele e Sami, uccisi ieri da Nabil Dhari, che si è suicidato. “Una tragedia immane – commenta il vicesindaco Camilla Nizzoli – che ha colpito l’intera città e non solo. Non appena gli organi inquirenti daranno il nulla osta e verrà fissata la data delle esequie proclameremo una giornata di lutto cittadino in segno di rispetto per le vittime e per manifestare una vicinanza concreta da parte dell’intera città di Sassuolo”.

Fratello di Elisa: “Ho visto il corpo a terra”

“Mi hanno chiamato dalla scuola, nessuno rispondeva. Quando sono arrivato qui sotto c’era una pattuglia, avevo le chiavi. Siamo saliti, ho aperto la porta, ho visto un corpo a terra...” E’ il racconto di Enrico Mulas, fratello della 43enne Elisa uccisa nella strage avvenuta ieri a Sassuolo. Enrico è stato il primo ad aprire la porta di casa una volta che dalla scuola dove si trovava la figlia primogenita della vittima è partita una chiamata per chiedere chi sarebbe venuto a prenderla. “È stata una ragazza sfortunata, ha incontrato le persone sbagliate. Lei, la mamma e i bimbi ci lasciano un grande vuoto”, aggiunge.

Elisa venne minacciata anche dall’altro ex

Elisa Mulas in passato era stata minacciata anche da un altro uomo, con cui aveva avuto una relazione e la prima figlia. Lo racconta la Gazzetta di Modena, spiegando che Elisa era stata maltrattata quando era incinta. L’uomo, un marocchino 40enne, venne poi condannato a otto mesi per stalking, poi prescritti. La Corte di appello però ha confermato anni fa la sua perdita della potestà genitoriale sulla figlia, oggi 11enne, e che ieri mentre la madre, la nonna e i fratellastri sono stati uccisi era a scuola. La denuncia, scrive il quotidiano, risale al 2010, quando lei aveva deciso di lasciarlo dopo essere rimasta incinta. Quando Elisa lo allontanò, lui avrebbe iniziato a perseguitarla. Tra le altre cose l’avrebbe minacciata di morte: “Ti ucciderò, ti pianto un coltello nella pancia”. La Procura per i minorenni di Bologna ha disposto il collocamento in protezione per la figlia maggiore di Elisa Mulas.