Mattarella compie 80 anni. Di Maio: “Punto di riferimento”

La lettera di Casellati e l'omaggio dei parlamentari per gli 80 anni del Capo di Stato che "promuove il nostro bene più prezioso: l'essere comunità"

Sergio Mattarella compie oggi 80 anni. Quarto figlio di Bernardo Mattarella (1905-1971), politico democristiano cinque volte ministro tra gli anni cinquanta e sessanta, e di Maria Buccellato (1907-2001), entrambi di Castellammare del Golfo (TP).

L’omicidio di Piersanti Mattarella

Uno dei suoi fratelli era Piersanti Mattarella, che nel 1980 fu assassinato da Cosa nostra mentre era Presidente della Regione Siciliana. In gioventù Sergio, trasferitosi a Roma a causa degli impegni politici di suo padre, militò tra le file del Movimento Studenti della Gioventù Maschile di Azione Cattolica.

Dopo essersi diplomato al liceo classico San Leone Magno di Roma, istituto religioso dei Fratelli maristi delle scuole, nel 1964 si laureò in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su “La funzione dell’indirizzo politico”.

Nel 1967 si iscrisse all’albo degli avvocati nel Foro di Palermo ed esercitò l’avvocatura in un avviato studio legale palermitano specializzato in diritto amministrativo. Ha insegnato diritto parlamentare sino al 1983, quando fu collocato in aspettativa per il mandato parlamentare.

Il 31 gennaio 2015 è stato eletto Presidente della Repubblica con 665 voti, poco meno di due terzi dell’assemblea elettiva, prestando giuramento e insediandosi al Quirinale il successivo 3 febbraio. È il primo siciliano a ricoprire la carica di presidente della Repubblica.

Casellati: “Lei promuove il nostro bene più prezioso: l’essere comunità”

“In questa ricorrenza speciale, voglia gradire i miei più sinceri auguri di buon compleanno, ai quali unisco un sincero ringraziamento per l’alta testimonianza di cui è ogni giorno protagonista”, gli scrive in una lettera il presidente del Senato Elisabetta Casellati. “Con il Suo esempio – prosegue Casellati – concorre a rinsaldare il senso di appartenenza nazionale in una collettività che, specialmente in questo momento storico, ha bisogno di messaggi di fiducia e di speranza. Nel delicato percorso verso il definitivo superamento del periodo emergenziale, i Suoi appelli a restare uniti, solidali, altruisti e a comprendere le difficoltà degli altri sono una risorsa preziosa per difendere e promuovere il nostro bene più prezioso: l’essere comunità. La Sua fiducia nell’Italia, nelle sue meravigliose energie, nei nostri giovani, nella creatività che ci rende grandi in tutto il mondo, nel senso di profonda solidarietà che è proprio della nostra tradizione, costituisce uno sprone fondamentale per noi tutti, restituendoci la forza, lo spirito e la passione necessari per ripartire. Carissimi auguri, Signor Presidente – conclude – e ancora grazie per il Suo infaticabile impegno al servizio della nostra Repubblica”.

Gli auguri di Di Maio: “Lei punto di riferimento”

“Punto di riferimento per ognuno di noi”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio per gli 80 anni del Capo di Stato. “La gioia negli occhi del presidente Mattarella dopo il successo agli Europei di calcio è un’immagine storica. Un’immagine che ha trasmesso fiducia, felicità e serenità a un intero Paese, milioni di italiani che oggi dedicano al Presidente i più sinceri auguri per i suoi 80 anni”, scrive Di Maio.

“Punto di riferimento per ognuno di noi, nei mesi più drammatici e dolorosi di questa pandemia è stato sempre presente, ha saputo confortare le persone più fragili e trasmettere messaggi di speranza anche a chi doveva prendere decisioni importanti per il futuro degli italiani”, si legge, Ci ha incoraggiato a non mollare, a non abbatterci, a non fermarci davanti alle difficoltà. Una guida saggia e autorevole anche nelle fasi politiche più delicate. Per tutto questo le siamo immensamente grati, Presidente. Buon compleanno e viva l’Italia”, conclude Di Maio.

Auguri bipartisan

Valanga di attestati di stima e di auguri questa mattina da tutti i partiti. Tra i tanti, quelli di Giuseppe Moles, sottosegretario all’editoria, di Piero Fassino, Ettore Rosato, vicepresidente della Camera di Iv, di Simona Malpezzi, capogruppo dei senatori dem, di Roberto Occhiuto, capogruppo dei deputati azzurri, di Deborah Bergamini, sottosegretario ai rapporti con il parlamento, Emanuele Fiano, deputato democratico.