Gaza: Israele ha preso il controllo dell’ospedale Al Shifa

Secondo Tel Aviv, i terroristi di Hamas si nascondono all'interno dell'ospedale di Al Shifa, il maggiore di Gaza. L'esercito israeliano ha preso il controllo della struttura dopo un'operazione lampo

Foto di Emad El Byed su Unsplash

La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas è giunta al giorno 164 con l’avvio, da parte di Israele, di una nuova operazione sull’ospedale di Al Shifa, il maggiore di Gaza.

L’esercito israeliano ha annunciato di aver preso il controllo della struttura dopo un’operazione lampo iniziata in nottata. Una ottantina di presunti membri di Hamas si sono arresi.

Non è la prima volta che l’esercito israeliano effettua “operazioni mirate” nell’ospedale, vasto come una cittadella. In passato erano state trovate armi e tunnel di Hamas. Intanto, il ministero della Sanità di Gaza ha lanciato un appello per “fermare il massacro contro i malati”.

L’esercito israeliano ha preso il controllo dell’ospedale di Al Shifa

L’esercito israeliano ha annunciato di aver preso il controllo dell’ospedale Al Shifa e di aver chiesto ai membri di Hamas all’interno di uscire e arrendersi. Finora, secondo un portavoce, sono state “catturate dai soldati 80 persone sospette” e “alcune di queste sono state confermate come terroristi operativi”. Il portavoce ha poi aggiunto “che numerosi uomini armati di Hamas sono stati uccisi e feriti negli scontri a fuoco sul terreno dell’ospedale”.

L’operazione è scattata in seguito alle informazioni di intelligence sulla presenza di alti funzionari di Hamas nel complesso medico. “Sappiamo che i terroristi di Hamas si sono raggruppati all’interno dell’ospedale di Al Shifa e lo stanno usando per organizzare attacchi contro Israele”, ha detto un portavoce militare israeliano, aggiungendo che l’esercito di Tel Aviv condurrà uno “sforzo umanitario” durante l’assalto e sottolineando che non vi è “nessun obbligo” per i pazienti e il personale medico di evacuare la struttura.

L’esercito israeliano ai palestinesi: evacuare l’area attorno all’ospedale Al Shifa

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Avichay Adraee, ha invitato oggi tutti i palestinesi che si trovano nel quartiere di Rimal e intorno all’ospedale al Shifa, nella città di Gaza, a evacuare l’area, dopo il raid delle forze armate israeliane contro l’ospedale, iniziato durante la notte. “Per mantenere la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente l’area a ovest, e poi attraverso al-Rashid Street a sud fino all’area umanitaria di al-Mawasi”, ha detto, secondo quanto riportato dalla stampa israeliana. Secondo Israele, alti funzionari di Hamas si trovano nell’area e avrebbero utilizzato l’ospedale “per pianificare e condurre attività terroristiche”.

Hamas: “30mila persone intrappolate ad Al Shifa”

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, sono circa 30.000 le persone, tra cui civili sfollati, pazienti feriti e personale medico, che sono intrappolate all’interno del complesso medico di Al Shifa sotto attacco da parte dell’esercito israeliano dalla notte scorsa. “Chiunque tenta di muoversi viene preso di mira dai proiettili”, ha scritto il ministero su Telegram.

Ministero Sanità di Gaza: “Fermate il massacro all’ospedale Al Shifa”

Il ministero della Sanità di Gaza ha lanciato un appello a tutte le organizzazioni internazionali per “fermare immediatamente questo massacro contro i malati, i feriti, gli sfollati e il personale medico all’interno dell’ospedale Al Shifa”. Gli sfollati, aggiunge il ministero, sono intrappolati in 2 edifici dell’ospedale. Un incendio è scoppiato vicino al cancello e sono stati segnalati casi di soffocamento tra donne e bambini che si trovano all’interno degli edifici. “Prendere di mira chiunque si avvicini alle finestre è un altro reato contro le istituzioni sanitarie”, conclude il ministero.

Incontro Singapore-Giordania per aiuti a Gaza

Il Ministro degli Esteri Vivian Balakrishnan ha incontrato il suo omologo giordano ad Amman nel contesto della missione di aiuti umanitari di Singapore a Gaza. Durante la visita di due giorni ha ringraziato la Giordania per la rapida facilitazione degli aiuti e ha discusso su come i due paesi possano collaborare per fornire ulteriori assistenze. Entrambi i ministri hanno sottolineato l’importanza della solida relazione bilaterale nel coordinare la missione di aiuto umanitario in corso.

Fonte: Ansa