Election Day, le reazioni politiche

Referendum, Di Maio soddisfatto: "Risultato storico". Zingaretti: "Ora riforme". Crimi: "Porteremo avanti le battaglie dei cittadini"

“Quello raggiunto oggi è un risultato storico. Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno”. Mentre le prime proiezioni su dati reali confermano e rafforzano le indicazioni fornite dagli exit-poll, arriva il commento del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che affida a un messaggio su Facebook la sua soddisfazione per il netto vantaggio del Sì al Referendum sul taglio del numero dei parlamentari. Uno fra i tanti nodi cruciali dell’Election day. “È la politica che dà un segnale ai cittadini – ha detto il capo della Farnesina -. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo“.

Crimi: “Il M5s motore del cambiamento”

E l’ex capo politico del M5s viene ricordato anche dal suo successore, Vito Crimi: “Ci siamo e porteremo avanti le nostre battaglie, che sono quelle dei cittadini che ci hanno eletto e ci hanno dato un mandato preciso. Il M5S non solo è qui ma è motore del cambiamento. Ringrazio per questo anche il mio predecessore, Luigi Di Maio”. Crimi, inoltre, ribadisce il concetto di risultato storico: “Ringrazio tutti coloro che sono andati a votare in questo periodo di emergenza Covid”. Si unisce il sottosegretario Riccardo Fraccaro: “È stato un percorso lungo e complesso ma ce l’abbiamo fatta: la riduzione del numero dei parlamentari è realtà. Un cambiamento che il Paese aspettava da quarant’anni e che il M5S ha realizzato”.

Election Day, Zingaretti e i dem

Di soddisfazione parlano anche alcune fonti del Partito democratico, che indicano come tale il segretario Nicola Zingaretti: “E’ confermata la validità della scelta del Pd .Ora avanti con le riforme. Rappresenteremo anche molte delle preoccupazioni di chi ha votato No reputando insoddisfacente solo il taglio dei parlamentari”. Lo stesso governatore del Lazio ha commentato in conferenza l’Election Day. “Sui risultati delle Regionali, per ora siamo molto soddisfatti per quello che sta emergendo sia dagli exit poll che dai primi sondaggi, perché c’è una conferma di quelle che erano le nostre aspettative. Dai dati emerge che se i nostri alleati ci avessero dato retta di più, l’alleanza di governo avrebbe vinto in quasi tutte le regioni italiane”. E ha concluso: “Si conferma che la linea politica del Pd è l’unica utile a vincere le elezioni”

Concetti ribaditi anche dal sindaco di Pesaro e presidente delle Autonomie locali italiane, Matteo Ricci: “Dopo la vittoria del Sì al referendum dobbiamo cogliere l’occasione per aprire una stagione di riforme istituzionali per l’Italia. E’ merito di Nicola Zingaretti aver posizionato bene il Partito Democratico. Ora proporremo al governo e al Parlamento la nostra idea di riordino di regioni e comuni”.

Molinari: “Sperimentare l’efficacia delle riforme”

Dalla Lega piove invece la critica contro i pentastellati: I 5 stelle hanno chiesto il voto per il Sì finalizzato ad avere istituzioni più efficienti con un Parlamento di solo 600 eletti – ha detto il capogruppo del Carroccio alla Camera, Riccardo Molinari -. Il Popolo sovrano ha scelto. Ora la logica conseguenza sarebbe che si sciogliessero le Camere per sperimentare finalmente l’efficienza conquistata con la riforma”.