Eitan, la zia materna vuole adottarlo e tenerlo in Israele: “Lo crescerò come figlio mio”

"Sono solo concentrata su Eitan adesso. E non bado a tutto quello che avviene intorno" ha detto Gali Peleg, zia materna di Eitan Biran

La famiglia di Eitan (in braccio al padre) prima della tragedia

“Sono solo concentrata su Eitan adesso. E non bado a tutto quello che avviene intorno”. A dirlo, in un’intervista a “La Stampa“, è Gali Peleg, la zia materna di Eitan Biran, il bambino unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. Morti il padre, la madre e il fratellino. Gali, sorella di Tal (madre di Eitan) vive in Israele.

Il sequestro

La 29enne, che era rimasta in silenzio per giorni, da quando suo padre Shmuel Peleg – infrangendo la legge italiana – è tornato in Israele con il bambino, ha aggiunto: “Vorrei credere che riusciremo a raggiungere un qualche accordo, un’intesa. Noi siamo pronti a mettere tutto da parte. Vogliamo mostrare loro (ai Biran ndr) che per Eitan è meglio stare qui, come volevano i suoi genitori, che gli hanno sempre detto che a breve sarebbero tornati in Israele”.

L’11 settembre scorso, il nonno materno Shmuel Peleg ha prelevato Eitan per portarlo in Israele dalla casa di Travacò Siccomario, in provincia di Pavia, dove il piccolo viveva con la zia paterna Aya Biran (sorella del padre di Eitan, Amit, anch’esso deceduto nelllo schianto) nominata sua tutrice legale dai giudici italiani.  Il nonno è stato indagato a Pavia per sequestro di persona aggravato dalla minore età. Anche la nonna materna, Etty Peleg – benché sia da anni separata dal marito – è indagata per sequestro.

Oggi Gali Peleg sottolinea: “Voglio onorare le volontà di mia sorella adesso, avevamo un patto. Per lui farò tutto. Faremo tutto”. La lunga contesa delle due famiglie di Eitan non è dunque finita.