Covid-19, senza rigore non c’è ripartenza

Dal governatore del Piemonte Alberto Cirio al vicemistro della Salute, Pierpaolo Sileri, le proposte per la fase due dell'emergenza sanitaria. "Troppo presto per pensare alle vacanze estive"

protezione civile

“I numeri della mia Regione mi impongono la linea del rigore e della prudenza ma nello stesso tempo continua il lavoro per mettere in sicurezza le attività produttive della nostra Regione e farci trovare pronti quando i medici ci diranno che si potrà ripartire- afferma a Radio24 Alberto Cirio, governatore del Piemonte-.Quando l’interruttore si rialzerà dobbiamo farci trovare pronti a produrre e fare ripartire economia in sicurezza. La data di riferimento per una nuova normalità è il 4 maggio, ma saranno i dati del contagio e la scienza che ci diranno se ci saranno le condizioni per ripartire, credo che la prima decade di maggio possa essere il momento opportuno”. E aggiunge:”Invoco una strategia nazionale perché al momento non la vedo. Io sono a disposizione ma il governo non deve ripetere l’errore che ha fatto con le misure di contenimento di inizio marzo fatte per provincia. Non omogeneità nazionale, ma abbiamo bisogno di omogeneità territoriale, di aree geografiche come il Nord Ovest”.

Estate

“Credo che ci sarà una riorganizzazione degli spostamenti e probabilmente sono ipotizzabili delle “zone rosse“, ma tutto dipenderà anche dalla ripresa dei contagi– precisa a Dire il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri-. Se tra due mesi improvvisamente ci sarà una città con una recrudescenza di contagi, è chiaro che quella dovrà diventare una zona rossa da proteggere e contenere per evitare poi la diffusione dei contagi all’esterno. Ma quali saranno le zone rosse e come controllarle lo si deciderà giorno per giorno e settimana dopo settimana vedendo i contagi”. Per le vacanze estive “un conto è spostarsi in campagna lontano da tutti, un altro è andare al mare con lettini vicini venti, trenta centimetri gli uni agli altri”. Per questo ci saranno delle “norme comportamentali da seguire, ma è prematuro stabilirlo ora: ci stiamo lavorando, ma dobbiamo ancora vedere qual è l’andamento dell’epidemia”.

Allerta continua

Prosegue Sileri: “Un calo dei contagi ci sarà sicuramente,oggi c’è un minore impegno delle terapie intensive, il che significa meno pazienti gravi, e calerà anche il numero dei decessi. Piano piano si ritornerà alla normalità, ma abbiamo tempo davanti a noi”. E ribadisce il viceministro della Salute:”Il governo sta già lavorando in maniera seria a delle linee guida, ma tutto sarà sempre guidato dall’andamento dell’epidemia. Quest’estate continueremo a combattere qui contro il Covid 19 perché il virus non scompare, noi possiamo osteggiare l’epidemia rallentandola e facendo sì che i contagi arrivino il più possibile vicino allo zero, ma finché il virus circola saremo sempre in allerta“.

Cambiamenti necessari

Distanziamento sociale, barriere fisiche nei locali pubblici, termoscanner davanti a stazioni di metropolitane e centri commerciali. “La nostra quotidianità è già cambiata con le misure di distanziamento sociale e questa distanza di sicurezza va mantenuta nei luoghi chiusi, mentre laddove si incontrano persone sarà necessario l’utilizzo di barriere fisiche, a partire dalla mascherina- sottolinea Sileri a Dire– È questo purtroppo il cambiamento che ci aspetta per i prossimi mesi, fino a quando il virus non scomparirà o non potrà più attaccarci, grazie o a un’immunità acquisita per coloro che se lo sono preso (e sperando che tale immunità sia duratura) oppure in attesa di quel vaccino a cui molti ricercatori stanno lavorando. Vengono annunciati passi in avanti, ma serviranno diversi mesi“.