Buffagni (Mise): “Quelli del Mes non sono soldi regalati. Olanda pulce”

Per arginare i danni economici e sociali della pandemia, la Spagna e il Portogallo intendono ricorrere al Meccanismo europeo di stabilità, l'Italia no. Il viceministro dello Sviluppo economico spiega perché

“I soldi del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) non sono regalati, ci impone dei limiti che dovrà pagare pure mio figlio fra trent’anni”, afferma a Radio 24 Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo Economico. “Si tratta di ulteriore debito che verrebbe dato in cambio di alcuni limiti che sono previsti dai trattati. Allora o si cambiano i Trattati, oppure sono solo parole. Ora che la Spagna e il Portogallo lo vogliono utilizzare è una legittima scelta, ma noi non vogliamo farlo. Noi abbiamo bisogno di uno strumento che permetta all’Italia e a tutta l’Europa di ripartire. Il tema degli eurobond deve servire a far ripartire il Paese e l’Europa. L’idea di dover accedere per forza ad uno strumento che ci metterà dei limiti grossissimi e che dovrà pagare mio figlio tra trent’anni. Non capisco perché dobbiamo farci da soli il cappio, con una corda che vogliono darci in un momento di difficoltà per strozzarci tra un po’ di tempo”.

Nani da giardino

L’Europa deve ripartire “tutta unita” oppure “questo continente pagherà un conto salatissimo perché abbiamo due player come Cina e Stati Uniti che ci schiacciano alla velocità della luce”, evidenzia Buffagni. “L’Olanda da sola sul mercato è una pulce, da soli siamo meno forti che all’interno di un’Europa che decide di ripartire unita“. Quindi il viceministro dello Sviluppo economico non vede perché “per egoismi dobbiamo continuare a fare ragionamenti da nani da giardino: nessuno sta chiedendo agli altri Paesi di prendersi in carico il nostro debito”.

Scelta utile

Colao ministro? “Lasciamolo lavorare tranquillo è stato appena nominato“, risponde Buffagni commentando la possibilità di una nomina a ministro per Vittorio Colao, attuale responsabile della task force che affianca Palazzo Chigi nella pandemia. “E’ una scelta utile, può dare un contributo importante per affrontare la fase della riapertura. Non credo debba diventare ministro, sarebbe un problema politico grosso come una casa. Il Paese ha bisogno del contributo di tutti e da tante realtà diverse”.  E, commentando le voci su un possibile nuovo asse tra Pd e Forza Italia sull’utilizzo del Mes, Buffagni conclude: “Non vedo alternative all’attuale maggioranza. Non c’è governo possibile senza i 5 stelle. Credo comunque che Berlusconi ha fatto un’azione di chiarezza spiegando che il Mes sia stato concordato quando c’era il suo insieme alla Lega e Fratelli d’Italia“.