INDIA, DAL 2017 UN TASTO “ANTI-STUPRO” SUGLI SMARTPHONE

La piaga degli stupri in India ha indotto il governo indiano a imporre ai fabbricanti di cellulari di preinstallare un tasto anti-stupro su tutti i nuovi modelli in vendita. La decisione è stata annunciata con una circolare dal ministero delle Telecomunicazioni di New Delhi in cui si legge che dal 1° gennaio 2017 “non si potrà vendere alcun telefonino privo del tasto anti-stupro” e che dal 2018 sarà obbligatoria e gratuita l’attivazione dei sistemi Gps, ora un optional, su tutti i cellulari. Il governo di Nuova Dehli ha deciso di combattere duramente il problema degli stupri su donne e bambine, dopo la lunga serie di crimini commessi contro a partire dal 2012, quando una giovane studentessa di medicina venne picchiata e violentata in un autobus nel da più uomini nell’indifferenza del conduttore del mzzo. La ragazza era poi spirata all’ospedale per le ferite riportate. Il caso aveva suscitato numerose proteste di piazza per la tutela del gentil sesso.

La speranza del governo è che il servizio permetta alle forze dell’ordine di soccorrere più velocemente le vittime. Se i nuovi smartphone dovranno avere un bottone apposito, sui telefonini tradizionali basterà premere il tasto 5 e 9 per lanciare l’allarme. L’India – che vanta il primato per il mercato di vendita dei cellulari con un miliardo di utilizzatori – attualmente non ha ancora un numero unico per le emergenze come il 911 negli Stati Uniti. Nella circolare, pubblicata il 22 aprile, si legge come motivazione: “La tecnologia deve essere usata per migliorare la qualità della vita e quindi anche per la sicurezza delle donne”. Si stima che in India, 1,2 miliardi di abitanti, si verifichi uno stupro ogni 22 minuti. Gli attivisti però giudicano questa cifra inferiore alla realtà perché molte vittime non denunciano le violenze subite per vergogna.