Perché il “Decreto Tariffe” è un buon passo avanti verso l’inclusione

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La recente approvazione del cosiddetto “Decreto Tariffe”, ovvero lo strumento che aggiorna i Lea, meglio conosciuti come Livelli Essenziali di Assistenza, e il Nomenclatore Tariffario delle protesi e degli ausili, è un buon passo avanti verso l’inclusione perché darà un apporto nel decremento del tasso di mobilità sanitaria tra le diverse regioni e anche a ridurre le differenze nell’erogazione di determinate prestazioni da parte dei vari sistemi sanitari regionali italiani. Gli ausili e le protesi, per le persone con disabilità, rappresentano uno strumento fondamentale per raggiungere l’inclusione a 360 gradi e permettere di vivere in maniera migliore la quotidianità e superare le difficoltà legate alla mobilità o alla comunicazione che possono presentarsi.

Per questi motivi, è fondamentale che, con la collaborazione di istituzioni, enti e associazioni che si occupano di tutelare le persone con disabilità, si forniscano a chi ne ha bisogno, protesi e ausili sempre più avanzati, in grado di abbattere con sempre maggior energia le barriere fisiche e architettoniche che rendono difficoltosa la fruizione degli spazi e dei luoghi da parte delle persone con disabilità. L’accessibilità è uno dei fondamenti del grado di avanzamento sociale e culturale di un paese, tutti noi dobbiamo adoperarci affinché tutti, indipendentemente dalla loro eventuale disabilità, possano usufruire della libertà di movimento cristallizzata anche dalla nostra Costituzione.