Settimana mondiale dell’allattamento dal 1 al 7 agosto

In occasione di questa importante settimana di sensibilizzazione Unicef e Oms hanno emesso un comunicato congiunto

La Settimana mondiale dell’allattamento si celebra ogni anno dal 1 al 7 agosto a partire dal 1992 ed, oltre a ciò, a partire dal 2016, questa importante ricorrenza, è allineata con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sanciti nel settembre 2015 da oltre 150 leader internazionali che si sono incontrati alle Nazioni Unite con l’obiettivo di promuovere il benessere umano, proteggere l’ambiente e nel contempo contribuire allo sviluppo globale.

Il tema di quest’anno e le dichiarazioni di Unicef e Oms

Tanto premesso, allo stato attuale, i paesi al mondo che celebrano questa importante ricorrenza sono 120 e l’obiettivo più importante di questa iniziativa e quella di incentivare allattamento naturale nei primi sei mesi di vita del neonato, soprattutto negli ultimi due anni ove, la causa del Covid – 19, la situazione sanitaria è più grave. In particolare, quest’anno, la sopracitata settimana di sensibilizzazione avrà il seguente titolo: Proteggere l’allattamento: una responsabilità da condividere ed intende porre l’accento, mediante una nota congiunta del Direttore Generale di Unicef e del Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sui benefici dell’allattamento che, se protratto in via esclusiva per i primi sei mesi dalla nascita e con cibi complementari per i primi due anni, contribuisce a creare una linea di difesa estremamente efficace nei confronti di tutti i ritardi della crescita ed ogni forma di malnutrizione infantile correlata. Oltre a quanto precedentemente detto, Unicef e Oms, hanno fatto notare che, dall’inizio dell’emergenza sanitaria ad oggi, si sono verificati interruzioni nei servizi di supporto all’allattamento le quali hanno incrementato il rischio di insicurezza alimentare.

Tutelare le madri lavoratrici che allattano

In ultima istanza, le due organizzazioni internazionali precedentemente citate, hanno chiesto la stesura di un Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno ed un supporto specifico per le madri lavoratrici che allattano mediante l’istituzione di appositi spazi dedicati e tempi adeguati.