Cisgiordania: attacco in un villaggio, uccisi 3 israeliani, morto l’attentatore

E’ di 4 morti e almeno un ferito il bilancio dell’attacco condotto da un palestinese nelle vicinanze del villaggio cisgiordano di Har Hadar. Tre vittime sono israeliani mentre la quarta è lo stesso assalitore, freddato dalla polizia subito dopo l’attentato. Tutto è avvenuto in pochi istanti. Un uomo, Beit Sourik, 34 anni, con regolare permesso di lavoro nello Stato ebraico, si è avvicinato ai cancelli del centro abitato insieme a un gruppo di manovali palestinesi e ha colpito i guardiani con spari e pugnalate.

Per tre di loro non c’è stato niente da fare. In un primo momento la radio militare aveva parlato di “condizioni gravi“, ma poco dopo ha aggiornato il bollettino, dando notizia della morte di due guardiani e di un agente di polizia. Stesso discorso per quanto riguarda l’attentatore. L’emittente aveva riferito che era stato neutralizzato e ferito in modo grave. Successivamente ne ha comunicato ufficialmente il decesso. La polizia ha escluso il coinvolgimento di un secondo assalitore. Dovrebbe farcela, invece, l’altro ferito. Colpito nella parte superiore del corpo è stato trasportato in ospedale e non ha perso conoscenza. L’ingresso di lavoratori palestinesi ad Har Adar è stato bloccato fino a nuovo avviso. I palestinesi che erano già riusciti a entrare sono stati rispediti nei propri villaggi.

“È un nuovo capitolo dell’Intifada di Al-Quds (Gerusalemme) – ha commentato Hazzam Qassam portavoce di Hamas, citato dai media – Significa che ogni tentativo di ‘giudaizzare’ la città non cambia il fatto che Gerusalemme è arabo-musulmana: i suoi cittadini e la gioventù non risparmieranno alcun sforzo per redimerla con il loro spirito e sangue“, ha concluso.

Il fatto avviene nei giorni in cui è previsto l’arrivo in Medio Oriente dell’inviato Usa Jason Greenblatt che avrà l’arduo compito di dare nuovo impulso ai negoziati di pace. L’attuale intifada “per la liberazione di Gerusalemme” è stata proclamata da Hamas nel 2015. E’ la terza “insurrezione” dopo quella “delle pietre” (1987-1993) e quella di Al Aqsa (2000-2005).