Smolensk: attaccati due depositi petroliferi russi

L’obiettivo di Kiev è la distruzione delle infrastrutture russe che forniscono carburante all’esercito

Foto di Alexander Popovkin su Unsplash

A Smolensk, i servizi speciali ucraini, hanno colpito due depositi petroliferi dove erano stoccati 26 mila metri cubi di carburante. L’attacco è stato eseguito attraverso l’utilizzo di alcuni droni.

Gli attacchi

Durante la notte droni dei servizi speciali ucraini (Sbu) hanno attaccato due depositi petroliferi nella regione russa di Smolensk, dove erano immagazzinati 26.000 metri cubi di carburante. Lo riferisce Rbc-Ucraina citando fonti che confermano le dichiarazioni del governatore russo Vasily Anokhin secondo cui due impianti energetici della regione occidentale russa hanno preso fuoco.

Gli obiettivi

Secondo le fonti, sono state attaccate due basi Rosneft. “Dopo potenti esplosioni, nelle strutture è scoppiato un vasto incendio. L’Sbu continua a distruggere le infrastrutture che forniscono carburante all’esercito russo in Ucraina”, ha detto la fonte.

Fonte: Ansa