Rincaro carburanti: ecco perché sembra ingiustificato

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Foto di David ROUMANET da Pixabay

Le motivazioni alla base dell’attuale aumento del costo della benzina, a nostro avviso, non ci sono anche se, nelle ultime settimane, il prezzo del petrolio, ha raggiunto la soglia dei novanta dollari al barile. I prezzi alla pompa però, in base alle comparazioni da noi effettuate, sono decisamente più elevati di quanto dovrebbero essere. Ciò significa che, come al solito, nella filiera è in atto una speculazione, la quale può arrivare ad incidere per circa dieci centesimi ogni litro di carburante. Questo ha una conseguente ricaduta molto negativa sulle tasche degli automobilisti, ma anche sul sistema dei prezzi in generale perché, il trasporto dei beni di mercato, ha costi maggiori.

Alla luce di quanto esemplificato vorremmo che, il governo, soprattutto presso la compagnia petrolifera di bandiera di cui, in percentuale molto importante ne è proprietario, intervenisse energicamente per chiedere conto in merito delle motivazioni alla base delle speculazioni in corso. Un ulteriore metodologia di azione da mettere in campo per arginare gli attuali aumenti sarebbe l’abbassamento delle accise sui carburanti. Lo scorso anno però, è stata nuovamente reintrodotta l’accisa maggiorata dell’ammontare di 38 centesimi che era stata tolta dall’esecutivo precedente. Pertanto, riassumendo, occorre, le istituzioni preposte, agiscano contro le speculazioni e sul versante della diminuzione delle accise che comportano aggravi molto importanti sul prezzo finale della benzina e sui costi generali per i trasporti.