Caffo: “La dignità del bambino è un elemento cardine”

Caffo: "La cosa che deve attrarre la nostra attenzione per attivare le misure di aiuto è il silenzio delle vittime. Chi è vittima di abusi sessuali spesso non parla"

Ernesto Caffo. Foto: Telefono Azzurro

Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro Ets, è intervenuto a proposito degli abusi sui minori durante il convegno dal titolo “Ascoltare i bambini e gli adolescenti vittime di abuso sessuale per sviluppare interventi di aiuto e di tutela efficaci”, promosso a Roma dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e dalla Fondazione Sos e Telefono Azzurro. 

Caffo: “L’Abuso sui minori coinvolge tutta la comunità”

“Un fenomeno drammaticamente presente, un tema che coinvolge tutte le comunità”. Così Ernesto Caffo, presidente della Fondazione Sos e di Telefono Azzurro Ets, membro della commissione pontificia per la Tutela dei Minori, a proposito degli abusi sui minori, nel suo intervento al convegno organizzato alla Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.

“La cosa che deve attrarre la nostra attenzione per attivare le misure di aiuto – dice Caffo – è il silenzio delle vittime. Chi è vittima di abusi sessuali spesso non parla. Questa è la grande sfida che ci deve in qualche modo ritrovare”.

I numeri di Telefono Azzurro

Nei primi tre mesi del 2023, Telefono azzurro ha gestito 44 casi di pedofilia e abuso sessuale fuori dalla rete internet e 21 online. Nel 2022 il numero complessivo delle segnalazioni raccolte è stato di 275.

“Raccogliamo – aggiunge Caffo – delle storie che mettono in luce un sommerso e delle richieste d’aiuto. Questo tema va affrontato in una rete di interventi: bisogna attivare tutte le misure possibili per aiutare le vittime. Dobbiamo pensare a loro come elemento centrale. La dignità del bambino – sottolinea – è un elemento cardine”. “Quello che sta emergendo dai dati che abbiamo raccolto ci dice che il fenomeno sta aumentando per colpa del digitale. Da parte nostra come Telefono azzurro l’elemento centrale è l’ascolto e il coordinamento degli interventi perché solo insieme si possono affrontare le grandi sfide”.

Fonte: AgenSIR