Aborto, l’appello di una mamma ai sacerdoti: “Siate più coraggiosi”

Ho letto queste testimonianze così forti di padre Patriciello e di don Buonaiuto. Storie terribili e che arrivano diritte al cuore colpendoti nella coscienza. Perché non vengono pubblicate queste testimonianze negli altri giornali? Perché non viene detta la verità sulle conseguenze dell’aborto e ancor peggio sugli effetti devastanti di questa pasticca killer, così come l’avete definita.

Mi ha colpito il modo diretto di Patriciello di far capire dove finisce una vita se viene colpita. Riesce senza aggressività a dire cose profonde ma nello stesso tempo abbiamo bisogno anche delle tuonate di don Benzi che incontrai tanti anni fa nella mia parrocchia qui a Vicenza. Era proprio irrefrenabile e non le mandava a dire. Mi colpiva infatti il suo denunciare le ingiustizie senza temere i potenti di turno.

Li bacchettava senza indugi e mi ricordo che una volta, mi sembra nella trasmissione a Porta a Porta, proprio sul tema dell’aborto o della droga ( non ricordo bene ), rivolgendosi alla ministra della salute, Livia Turco, la definì il “ministro della morte”. Ricordo l’imbarazzo dei prestiti ma nello stesso don Oreste non esitò ad attaccarla con forza. Si capiva però che non voleva offendere la persona ma il ruolo gravoso che aveva e quindi lui non poteva tacere.

Questo ruolo profetico oggi non lo sentiamo più nei sacerdoti. A volte si odono voci che sbraitano ma senza contenuti e dove si respira la mancanza di esperienza. Vorrei chiedervi di essere più coraggiosi almeno voi pochi rimasti. Don Aldo, don Maurizio utilizzate di più la vostra notorietà per disturbare le tenebre e per farvi voce dei più deboli. Certo che già fate tanto ma questo popolo ha bisogno di pastori coraggiosi che non vanno a braccetto con i prepotenti. Chi difende la vita nascente si mette in sfida contro satana in persona. Noi siamo con voi e preghiamo per voi.

Annarita L. ( mamma di 5 bellissimi figli )