Covid: verso lo stop del Super Green pass al lavoro per gli over 50

Il governo sta lavorando per uscire dall'emergenza Covid con diverse proposte tra cui l'abolizione dell'obbligo della mascherina Ffp2 a scuola

Covid zone bianche

Il governo sta lavorando per uscire dall’emergenza Covid. Diversi gli orientamenti. Tra le proposte sul tavolo, quella del Super Green pass che potrebbe non essere più richiesto agli over 50 sui luoghi di lavoro. A chi ha superato questa soglia d’età potrebbe essere richiesto solo il certificato base.  Ma anche l’abolizione dell’obbligo della Ffp2 a scuola e nei luoghi pubblici dove dovrebbe bastare la chirurgica. Il via libera dovrebbe arrivare dal Consiglio dei ministri, dopo un passaggio dalla Cabina di regia. Quest’ultima si dovrebbe tenere tra oggi e giovedì, scrive TgCom24.

Per certo già da oggi c’è lo stop alla struttura commissariale dal 31 marzo e la scadenza al 15 giugno per l’obbligo vaccinale. Addio, infine, anche al Cts.

Le proposte sul tavolo

Oltre a quella del Super Green pass che potrebbe non essere più richiesto agli over 50 sui luoghi di lavoro, le novità riguarderanno anche le scuole, dove dovrebbe sparire l’obbligo della Ffp2 in favore della chirurgica. In generale, a quanto emerge, nei luoghi chiusi i visi dovranno rimanere coperti ancora per un po’.

All’interno della maggioranza alcune forze politiche premono per un allentamento rapido delle misure, in particolare il Green pass. Circola persino l’ipotesi di una sorta di “liberi tutti” per i positivi asintomatici, che quindi non dovrebbero essere sottoposti a isolamento. Ma gli esperti e i tecnici invitano alla cautela e non escludono verifiche a metà mese per capire se e quanto alleggerire ulteriormente le restrizioni, come ad esempio l’obbligo di Green pass al chiuso o l’uso della Ffp2.

Queste misure potrebbero essere applicate a maggio e poi progressivamente, per gradi, fino a giugno. Il 15 giugno, infatti, scadrà l’obbligo vaccinale.

Sparirà con il 31 marzo la struttura commissariale. Per il dopo-Figliuolo circolano due ipotesi: le funzioni potrebbero passare a strutture di missione in seno al ministero della Salute o a Palazzo Chigi, oppure passare alle Regioni, compreso l’acquisto dei vaccini. Addio anche al Cts, ma Locatelli e Brusaferro dovrebbero rimanere come consulenti del governo.