Qual è la chiave della solidarietà

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il volontariato, per i giovani, è un’attività importantissima. Significa far parte di un gruppo di persone che, insieme o individualmente, donano il loro tempo alla comunità per renderla migliore e, nello stesso tempo, per valorizzare la cosiddetta “cittadinanza attiva”, mediante azioni tese alla salvaguardia di coloro che si trovano in una situazione di fragilità sociale e bisogno a cui, senza scuse, occorre dare una risposta. I giovani hanno voglia di mettersi in gioco e di dare il loro contributo per migliorare le comunità in cui vivono. Quindi, a nostro parere, è necessario che, chi ha potere decisionale, si impegni a 360 gradi per valorizzare sempre di più i movimenti giovanili presenti in Italia e in Europa, attraverso un supporto continuo finalizzato alla condivisione di buone pratiche ed esperienze, ma anche tramite iniziative come la partecipazione e l’organizzazione di momenti di incontro a livello nazionale e internazionale, tesi a formare una nuova coscienza collettiva per rispondere alle fragilità emergenti del nostro tempo.

Il futuro attende le giovani generazioni ma, senza l’altruismo e l’empatia, non si può percorrere un cammino con solide basi. Il volontariato, di conseguenza, è fondamentale per costruire un avvenire più solidale e, ogni giovane, indipendentemente dai suoi impegni, dovrebbe trovare il tempo per svolgerlo. Papa Francesco, in un pensiero bellissimo e sempre attuale, ha sottolineato che “essere volontari solidali è una scelta che ci rende liberi; ci rende aperti alle necessità dell’altro, alle richieste di giustizia, alla difesa dei poveri, alla cura del Creato.” Ogni giovane quindi, per essere migliore e far diventare le comunità più attente a chi soffre, ha il compito di dedicarsi all’altro senza preclusioni. La chiave della solidarietà è racchiusa qui, non possiamo attendere oltre.