Non tutti quelli che criticano il vaccino sono no-vax

Credo sia un grave errore etichettare come no vax tutti coloro che formulano critiche sulla recente campagna vaccinale. La mia verità è che si è perso troppo tempo in chiacchiere, si è dato modo di parlare a troppe persone e di dare la possibilità a noti virologi di offendere i cittadini dubbiosi e timorosi, peggio minacciarli di rinchiuderli in casa come topi, e che questo abbia causato un effetto diametralmente opposto a quello che si voleva ottenere. Ora, finché sono io che parlo di vaccini al bar o a cena con un altro ignorante in materia come me, va bene, ma che un virologo che ha comunque modificato il suo modo di comunicare in questi ultimi mesi si permetta di insultare non dovrebbe essere permesso. Mi fa specie, peraltro, che si cerchi di attribuire un reato a chi ha dei dubbi e li manifesta. Un pensiero unico che potrebbe essere pericoloso alla pari dello stesso virus e che non sappiamo a dove ci porterà. Ora, per essere chiari, io mi sono vaccinato.

Ma di certo non per ottenere il green pass (che pass proprio non è perché qui non c’è un semaforo verde ma uno giallo) e quindi, anche se vaccinati, dobbiamo tenere alta l’attenzione verso le misure di sicurezza. Mi sono vaccinato perché, valutati i rischi di questa terapia comunque sperimentale ed i rischi del COVID, ho preferito il cosiddetto vaccino. Non ho neanche avuto dubbi su quale tipo di vaccino perché l’ho fatto in Ospedale a Torrette e hanno scelto i sanitari e sono rimasto colpito dalla perfetta organizzazione e gentilezza degli operatori. Ho ammirato una dottoressa che, mentre ero in attesa che passassero i canonici 15 minuti dal vaccino, ho visto intrattenersi amorevolmente con una anziana signora. E ho ammirato gli operatori sanitari, uomini e donne, anch’essi molto professionali.

Ma fatto il vaccino, rientrando a casa, mi sono comunque rivolto al Medico Principale e gli ho detto: “Vedi Tu quello che devi fare… Io la parte mia l’ho fatta e mi sono fidato della scienza”. Ma comunque poiché ho letto: “Due passeri non si vendono forse per un soldo?
Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro”. E ancora: “Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura”. Tra me e me mi sono detto: “Signore, mi affido a Te”.

Ora quello che ritengo invece immorale ed intollerabile è che ci siano aziende che stanno decuplicando i propri profitti speculando sulla pelle di tanti poveri cristi. Se effettivamente, come credo, il vaccino è utile per fermare questa orribile pandemia o comunque attenuarne i terribili effetti, perché non distribuirlo a prezzo calmierato come in tempo di guerra -perché guerra è quella che stiamo vivendo – distribuendolo gratuitamente ai Paesi poveri?

Il Financial Times conferma analizzando alcune parti dei nuovi contratti di Pfizer e Moderna che per le prossime forniture all’Ue di 2,1 miliardi di dosi entro il 2023 il prezzo è schizzato. Ora il nuovo costo di una dose Pfizer – riporta il Ft – è di 19,50 euro, quattro euro in più rispetto ai 15,50 euro della precedente fornitura. Per Moderna il tariffario sale invece a 25,50 dollari a dose dai 22,60 dollari del precedente accordo. Ma meno dei 28,50 inizialmente previsti grazie ad un ampliamento dell’ordinativo da parte di Bruxelles.

Illustrando l’ultima trimestrale l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla ha spiegato che i prezzi dei vaccini per i Paesi ad alto reddito sono “paragonabili”, mentre per i paesi a reddito medio e basso sono decisamente inferiori. Secondo rumors raccolti dal quotidiano della City, Moderna invece si è rivelata “arrogante” nella trattative con l’Europa mostrando la sua mancanza di esperienza nei rapporti con i governi. Le indiscrezioni del Financial Times sull’aumento dei prezzi confermano quanto dichiarato nei mesi scorsi dal premier bulgaro Boyko Borissov, secondo il quale il rincaro sarebbe potuto costare “approssimativamente almeno 18 miliardi di euro”. Cosa c’è di etico in questo comportamento delle Big Pharma? Nulla! Cosa c’è di evangelico in questo distinguere tra i Paesi poveri e Paesi ricchi? Cosa c’è di intelligente nel non distribuire ai Paesi poveri il vaccino dando modo ai tanti che scapperanno da quei Paesi di contaminare, se malati, i cosiddetti sani?

Io credo che la fine della pandemia sia lontana, ma spero che questo virus oltre che intaccare i corpi di questa nostra umanità non intacchi anche le nostre anime. Perché non ci salveremo da soli. E alla fine l’ultimo responso sarà sempre il Suo: quello del Medico Principale. Ma questa sofferenza che ha colpito il mondo che significato ha? Questa paura che ci rende più fragili come faremo a vincerla? In realtà dovremmo riconciliarci con questa nostra fragilità e dovremmo affidarci a Lui. Dobbiamo accettare di avere paura ma non lasciare che la paura decida al posto nostro. Non pensiamo solo a noi stessi. Pensiamo anche all’altro. Perché la paura può essere vinta solo con l’amore.