Disabilità e fragilità: sia garantita la continuità dei sostegni e dell’assistenza

Foto di InspiredImages da Pixabay

La società nella sua interezza ha il dovere di procedere verso una completa inclusione e una maggiore autonomia di tutte le persone con disabilità. Ciò sicuramente avviene in un contesto internazionale connotato dall’emergere di nuove fragilità che, seppur in continua mutazione, deve avere come riferimenti per le persone con disabilità quelli definiti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dal Governo italiano nell’ormai lontano 2009. Questa finalità però, presuppone delle risorse adeguate al fine di personalizzare gli interventi a favore delle persone con disabilità, con l’obiettivo di favorire la loro fattiva inclusione in ogni aspetto della società.

Occorre però un cambio di paradigma in merito alla percezione della disabilità e della fragilità nel suo complesso. Bisogna pensare in particolare a garantire la continuità dei sostegni e dell’assistenza necessaria lungo tutto l’arco della vita e in particolare nei momenti di transizione tra le diverse età della vita e, in particolare, dopo la fine dell’obbligo scolastico, fase nel quale, attualmente, le misure di inclusione tendono a diminuire. Il target finale, quindi, deve essere il superamento delle condizioni di isolamento ed emarginazione delle persone con disabilità, affinché si possa favorire il più possibile la loro partecipazione allo sviluppo sociale ed economico della propria comunità, nessuno escluso.