L’ascolto è un’arte da imparare tutti i giorni

Dio ti ha dato due orecchie e una lingua perché tu oda più che tu parli. (San Bernardino da Siena) 

Per poter veramente ascoltare ci vuole coraggio, ci vuole un cuore libero e aperto, senza pregiudizi. (papa Francesco)

Papa Francesco invita i giornalisti e tutta la Chiesa riunita per il sinodo a “reimparare ad ascoltare”. Cosa significa ascoltare? L’ascolto è un’arte, va continuamente imparato ed è l’attenzione d’amore che possiamo dare alle persone. Per ascoltare attivamente c’è bisogno di tanta umiltà, generosità, compassione. Il vero ascolto è una terapia di cambiamento, la fede nasce dall’ascolto e il bambino impara a parlare ascoltando. Un buon comunicatore deve essere anche un vero ascoltatore. Ascolta Israel (Dt 6,4-9, Lo Shemà) è la preghiera più importante che il pio ebreo recita due volte al giorno al mattino e alla sera. Ascoltare è il primo verbo che Dio dà al suo popolo, prima dei comandamenti. Senza ascolto non c’è amore, fede, fiducia nell’altro e comprensione della realtà. Madre Teresa di Calcutta diceva: “Dio parla nel silenzio del cuore. Ascoltare è l’inizio della preghiera”. Grazie all’ascolto possiamo imparare ed è una vera e propria cura per migliorarsi. Il grande scrittore Ernest Hemingway diceva: “Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai”.

Carl Rogers , psicologo umanista che rivoluziona la psicologia centrandola sulla persona scrive: “Quando qualcuno ti ascolta davvero senza giudicarti, senza cercare di prendersi la responsabilità per te, senza cercare di plasmarti, ti senti tremendamente bene. Quando sei stato ascoltato ed udito, sei in grado di percepire il tuo mondo in modo nuovo ed andare avanti. E’ sorprendente il modo in cui problemi che sembravano insolubili diventano risolvibili quando qualcuno ti ascolta… Crediamo di ascoltare, ma molto raramente ascoltiamo con vera comprensione, vera empatia. Eppure l’ascolto, di questo tipo molto speciale, è una delle forze di cambiamento più potenti che io conosca”.

Abbiamo tutti un desiderio sconfinato di essere ascoltati, perché c’è un bisogno fondamentale di essere amati come siamo, senza essere giudicati. Dobbiamo ritornare tutti a scuola, perché si è sempre allievi ed ogni giorno è il primo giorno di scuola per ascoltare e imparare a vivere. Concludo con questa bellissima poesia che immagina il mondo come una grande scuola di vita.

Una scuola grande come il mondo di Gianni Rodari

C’è una scuola grande come il mondo. Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori, televisori, giornali, cartelli stradali, il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili e lezioni difficili, brutte, belle e così così…
Si impara a parlare, a giocare, a dormire, a svegliarsi, a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi. Ci sono esami tutti i momenti, ma non ci sono ripetenti:
nessuno può’ fermarsi a dieci anni, a quindici, a venti,
e riposare un pochino. Di imparare non si finisce mai, e quel che non si sa
è sempre più importante di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!