“Il Papa a Pietrelcina perché c'è stato Gesù”

A Pietrelcina c'è stato Gesù. Per questo il Papa va lì”. Lo ha affermato padre Antonio Belpiede, procuratore generale dell'ordine dei cappuccini in un incontro con i giornalisti insieme al segretario della formazione, padre Charles Alphonse, per parlare della visita del S. Padre nel paese natale di Padre Pio e a S. Giovanni Rotondo, in occasione dei 100 anni delle stimmate definitive, ricevute dal sano il 20 settembre 1918, e dei 50 anni dalla morte. Due anniversari significativi per la famiglia dei cappuccini. “Padre Pio – ha spiegato padre Belpiede – ha vissuto il suo ministero sacerdotale nell'incorporazione dolorosa, sanguinante a Cristo crocifisso. Le prime stimmate le ricevette nel 1910. Erano quelle definite invisibili, che invece io chiamerei intermittenti. Padre Pio le ebbe quattro settimane dopo la sua ordinazione, in occasione della quale scrisse 'che io possa essere per Te un sacerdote santo, vittima perfetta'. Poco tempo dopo quei segni furono un sigillo divino. Per questo – ha aggiunto il religioso – il Papa non si reca nel paese di Pietrelcina ma a Piana Romana, dov'è la casa dei Forgione e dove c'è l'olmo sotto il quale Padre Pio ricevette le stimmate definitive”.

Cammino penitenziale

La visita del Pontefice secondo padre Belpiede assume quasi caratteristiche “da cammino penitenziale. Un autentico tour de force (partenza alle 7 del mattino in elicottero e ritorno alle 14 in Vaticano, ndr): non mangia neppure con i frati e l'arcivescovo… Mai un Papa è stato a Pietrelcina, è un suo omaggio all'unico sacerdote stimmatizzato, un uomo di preghiera e sofferenza che confessava dalla mattina alla sera. Il mistero richiede contemplazione, silenzio e anche commozione: questo è il punto focale della visita. Noi aspettiamo il S. Padre con la gioia dei figli che attendono un papà. Ci dispiace solo che non resti di più”.

La devozione

Padre Belpiede ha poi rivelato un dato sorprendente: “La devozione a Padre Pio è enorme, in tutto il mondo. Ma in Italia i Gruppi di Preghiera, che sono in qualche modo indicativi, sono in diminuzione mentre aumentano in America Latina, in Canada e negli Stati Uniti, in particolare in Pennsylvania, e in Africa“. Il procuratore parla con cognizione di causa, visto che per quattro anni, prima dell'attuale incarico, è stato delegato dall'arcivescovo di Manfredonia per i Gruppi nei Paesi extraeuropei. Nel Vecchio Continente è la Polonia la nazione dove i devoti del Santo con le stimmate aumentano di più. Secondo padre Belpiede il motivo è che i membri dei Gruppi di preghiera in Italia sono piuttosto anziani e sfata il mito di una devozione popolare al limite della superstizione: “Le persone umili hano bisogno di un punto di riferimento chiaro e semplice”. Ma perché Padre Pio è così amato? Padre Alphonse fa un parallelo con Papa Francesco: “Entrambi sono molto umani. Padre Pio aveva una forza interiore, la forza della preghiera. Le neuroscienze dimostrano che il legame tra la corteccia frontale e l'amigdala è più forte in chi prega: ha un'umanità più profonda. Tutti e due sono compassionevoli con i malati, con i poveri, con chi soffre. Tanti soffrono senza amore, sono soli. Penso a quello che recentemente ha detto una giornalista, che è tornata nella Chiesa dopo 17 anni perché 'questo Papa mi ha fatto piangere'”.

La fake news del caratteraccio

“Non è vero che Padre Pio avesse un caratteraccio. Era dolcissimo e i suoi confratelli lo sapevano”. Padre Belpiede ha smentito le dicerie che dipingono il santo come una persona burbera e scontrosa: “Ma pensate un attimo alle stimmate che aveva alle mani e ai piedi. Il dolore che provava e come i fedeli cercavano di toccarlo, a volte gli calpestavano i piedi… Le sue erano spesso reazioni al dolore causato dalla gente che gli si accalcava intorno. Ma sapeva commuoversi per le sofferenze degli altri, sapeva avere compassione per tutti”.

Gli abusi

Il procuratore dei cappuccini si occupa, tra le altre cose, delle denunce di abusi sui minori. Inevitabile un riferimento al suo lavoro: “I casi nel nostro ordine sono meno di dieci all'anno. A volte si rivelano infondati. C'è stato ad esempio una signora americana che ha denunciato di essere stata molestata quando aveva 17 anni. Adesso ne ha più di 50 ma finora non aveva mai parlato. Non capita spesso ma talvolta ci sono tentativi di estorcere denaro. Quando invece ci sono fatti accertati, siamo estremamente determinati. Sono fiero di appartenere allo stesso ordine del cardinale Sean O'Malley, l'arcivescovo di Boston, paladino della lotta alla pedofilia. Noi cerchiamo di seguire la sua serietà. Certamente è un tema scabroso ma ci sono altri ambiti, altre fedi in cui esistono tanti casi di abusi eppure a livello mediatico non viene data la stessa rilevanza. La Chiesa – conclude padre Belpiede – sta rispondeno a questo triste fenomeno nel modo più determinato possibile”.