Zelensky a Davos: “La guerra di Putin non riguarda solo l’Ucraina”

Il presidente ucraino è intervenuto al Forum di Davos: "La pace si potrà avvicinare solo se le sanzioni contro la Russia funzioneranno al 100%"

Volodymyr Zelensky Davos
Foto © Ufficio Stampa Presidenza della Repubblica/Image

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, è intervenuto al Forum di Davos, lanciando un nuovo appello affinché i Paesi sostengano il suo Paese nel conflitto con la Russia. Lanciando peraltro un monito: “Se qualcuno pensa che questo riguardi solo noi, che riguarda solo l’Ucraina, si sbaglia”. E sulla pace: “Per avvicinarci abbiamo bisogno di voi”.

Zelensky a Davos

“Dobbiamo ottenere una superiorità aerea per l’Ucraina come abbiamo ottenuto quella nel Mar Nero. Possiamo farlo, i partner sanno ciò di cui abbiamo bisogno e quali quantità. Permetterebbe progressi sul terreno. Due giorni fa abbiamo provato che possiamo colpire aerei russi che non erano stati abbattuti finora”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo al Forum di Davos.

“Ogni riduzione della pressione sull’aggressore aggiunge anni alla guerra, ma ogni investimento nella fiducia dei difensori accorcia il conflitto”, ha sottolineato Zelensky nel suo discorso, dopo aver criticato gli appelli occidentali durante questi mesi di guerra a non portare il conflitto verso una ulteriore “escalation” chiedendo più armi e azioni da parte dei partner.

“Il conflitto non riguarda solo l’Ucraina”

Zelensky ha usato il palco di Davos per sottolineare che Putin non vuole fermarsi all’Ucraina: “Se qualcuno pensa che questo riguardi solo noi, che riguarda solo l’Ucraina, si sbaglia”, ha dichiarato, evidenziando poi come “la risposta di Putin alle richieste di pace sono state forniture di sempre più armi da Corea del Nord e Iran”.

Appello alla pace

“La guerra finirà con una pace giusta e stabile, e vogliamo che siate parte di questa pace a partire da ora. Per avvicinare la pace abbiamo bisogno di voi“, ha poi affermato il leader ucraino, rivolgendosi alla platea. “Qui in Svizzera abbiamo dato un contributo chiave al suo raggiungimento”, ha aggiunto, riferendosi agli incontri sull’implementazione della formula di pace ucraina e la decisione di organizzare un summit della pace a livello di leader in territorio elvetico. Un vertice al quale Zelensky ha invitato “ogni leader e Paese che rispettano la pace e la legge internazionale”.

“Anno decisivo”

Abbiamo bisogno che Putin perda e “possiamo farlo. Quest’anno deve essere decisivo”, e il leader russo non sarà mai soddisfatto di un conflitto congelato, ha spiegato Zelensky. “Vi ricordo che dopo il 2014 c’è stato un tentativo di congelare la guerra in Donbass. C’erano garanti influenti, tra cui la cancelliera della Germania e il presidente francese. Ma Putin è un predatore non soddisfatto dai prodotti congelati. Dobbiamo difenderci, difendere i nostri bambini e le nostre mogli e possiamo batterlo sul terreno, lo abbiamo provato”, ha aggiunto.

“Un uomo, Vladimir Putin, ha rubato 13 anni di pace sostituendola con dolore, dolore, dolore che colpisce tutto il mondo. Putin incarna la guerra, è lui la sola ragione perché certe guerre e conflitti persistono e tutti i tentativi di riportare la pace sono falliti, e lui non cambierà”, ha aggiunto il presidente ucraino

Il “caso” sanzioni

“Come possiamo essere soddisfatti di sanzioni che nemmeno bloccano la produzione di missili russi? In ogni razzo russo ci sono componenti chiave di Paesi occidentali, è un fatto”, ha ricordato Zelensky, “Naturalmente sono grato per ogni pacchetto di sanzioni
approvato dai partner”, ma la pace si potrà avvicinare solo “assicurando che le sanzioni funzionino al 100%. Ed è una debolezza occidentale che l’industria nucleare russa non sia ancora oggetto sanzioni, anche se Putin è l’unico terrorista che ha preso in ostaggio una centrale nucleare”, ha sottolineato Zelensky. Inoltre, “deve esserci quest’anno una decisione forte per dirigere gli asset russi congelati alla difesa contro
l’aggressione russa e la ricostruzione dell’Ucraina”.

L’incontro con Blinken

Prima del suo intervento, il presidente ucraino ha incontrato il segretario di Stato americano Anthony Blinken. “Abbiamo discusso dell’ulteriore cooperazione in materia di difesa tra Ucraina e Stati Uniti. La difesa aerea e le capacità a lungo raggio sono particolarmente importanti per il nostro Paese”, ha scritto Zelensky su X ringraziando il Presidente degli Stati Uniti, il Congresso e il popolo americano per “il costante e potente aiuto all’Ucraina”. “Contiamo sul continuo sostegno degli Stati Uniti, che è essenziale per il nostro Paese”, ha sottolineato Zelensky su X, riferendo di aver informato Blinken e Jake Sullivan “dell’attuale situazione del campo di battaglia, dei compiti chiave per le forze di difesa ucraine quest’anno e dei mezzi necessari per adempierli”. “Siamo determinati a mantenere il nostro sostegno all’Ucraina e lavoriamo molto strettamente con il Congresso” ha detto da parte sua Blinken dopo l’incontro a Davos. “So che i nostri colleghi europei faranno lo stesso”, ha aggiunto.

Fonte: Ansa