Xi Jinping in Francia: dossier Ucraina, Medio Oriente e non solo

Il presidente cinese è in Francia per una visita di stato. L'obiettivo è definire il ruolo della Cina nei contesti di crisi ma anche la sua credibilità

Xi Jinping Vladimir Putin
Nella foto: Xi Jinping. Foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image

Il presidente cinese, Xi Jinping, è atterrato in Francia per una visita di stato mai come oggi fondamentale. In ballo, infatti, c’è il ruolo della Cina nei contesti di crisi oggi presenti nel mondo, in particolare quelli più prossimi all’Occidente. Il leader del Dragone ha già fatto sapere di aver lavorato (e di voler continuare a lavorare) per delle soluzioni pacifiche. Tuttavia, secondo Macron, sulla credibilità della Cina c’è ancora qualche resistenza europea.

Xi Jinping in Francia

Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato in Francia per una visita di stato. Lo ha annunciato la televisione ufficiale cinese CCTV. “Nel pomeriggio del 5 maggio, ora locale, il presidente Xi Jinping è arrivato in aereo a Parigi per iniziare una visita di stato in Francia”, ha affermato la tv. Xi è stato accolto dal primo ministro Gabriel Attal all’aeroporto Orly di Parigi. Domani il presidente cinese celebrerà i 60 anni delle relazioni diplomatiche franco-cinesi e vedrà, in mattinata, il presidente francese Emmanuel Macron. Al duo franco-cinese all’Eliseo si unirà anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per una sessione che dovrebbe consentire di sollevare le controversie commerciali. Che non sono poche. Minacciata di trovarsi in mezzo tra l’economia americana e quella cinese, aiutate massicciamente dalle autorità pubbliche, l’Unione Europea ha intensificato negli ultimi mesi le indagini sui sussidi statali cinesi a diversi settori industriali, in particolare ai veicoli elettrici, accusati di distorsione della concorrenza.

Macron: “Europei non unanimi”

In un’intervista a La Tribune, Emmanuel Macron ha riconosciuto che gli europei “non sono unanimi” sulla strategia da adottare perché, ha detto, “alcuni attori vedono ancora la Cina essenzialmente come un mercato di opportunità” mentre essa “esporta massicciamente in Europa. Macron ha quindi chiesto di “proteggere meglio la sicurezza nazionale“, di “essere molto più realistici nella difesa dei propri interessi” al fine di “ottenere la reciprocità”. A Pechino i diktat europei però non piacciono, vengono ritenuti misure “protezionistiche”. Proprio per questo le autorità cinesi hanno avviato una propria indagine antisovvenzioni nei confronti principalmente del cognac francese, contro il quale il presidente francese intende prendere posizione. Domani è previsto anche un forum economico franco-cinese al teatro Marigny. Nel pomeriggio, dopo una cerimonia formale di benvenuto in pompa magna agli Invalides, e prima di un banchetto all’Eliseo, Emmanuel Macron e Xi Jinping si incontreranno faccia a faccia per la parte più politica dell’incontro, ne seguirà una conferenza stampa. Macron intende anche chiedere ai cinesi di sostenere la “tregua olimpica” per “tutti” i conflitti durante i Giochi di Parigi di quest’estate.

La questione ucraina

In primo piano anche la vicenda Ucraina. Parigi vuole almeno garantire che la Cina, il principale alleato del presidente russo Vladimir Putin, non riceva un chiaro sostegno al suo sforzo bellico contro Kiev. Ma anche “incoraggiarla a usare le leve” di cui dispone su Mosca per “contribuire alla soluzione del conflitto“, secondo l’Eliseo. Concetti che il presidente francese cercherà di ribadire martedì, sui Pirenei, durante un tour dei due leader, accompagnati dalle rispettive mogli. L’obiettivo di questo pranzo sul Col du Tourmalet, dove da bambino trascorreva le vacanze con la nonna, è eminentemente diplomatico: rompere l’imponente protocollo per instaurare un dialogo più diretto, in particolare sull’Ucraina. Più sfumato l’interesse del leader francese sugli argomenti spinosi dei diritti umani ma, soprattutto, sulla questione Taiwan, al centro delle forti tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Lavoro con la Francia

“La Cina lavorerà con la Francia per promuovere lo spirito che governa l’instaurazione delle loro relazioni diplomatiche per promuovere i risultati e costruire il futuro delle relazioni sino-francesi”, ha scritto il presidente cinese, Xi Jinping, in un articolo su Le Figaro in occasione del suo viaggio in Francia. “È stato con la Francia, tra tutti i paesi occidentali, che la Cina ha stabilito il primo partenariato strategico globale e il primo dialogo strategico istituzionalizzato, ha avviato la prima cooperazione nei settori dell’aeronautica, dell’energia nucleare civile e dei mercati terzi e ha intrapreso iniziative di creazione reciproca di opportunità culturali. Tutto questo ha svolto un ruolo guida nella reciproca ispirazione tra le civiltà del mondo” ha proseguito Xi.

Xi: “Svolto un ruolo per soluzione pacifica in Ucraina”

“Comprendiamo lo sconvolgimento che la crisi ucraina sta causando agli europei” ha proseguito Xi. “La Cina non ha causato questa crisi, né ne è parte o partecipante. Ma abbiamo sempre svolto un ruolo costruttivo nel promuovere una soluzione pacifica“. “In diverse occasioni ho invitato a rispettare gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi, tenendo conto delle legittime preoccupazioni di sicurezza delle diverse parti, e ho insistito sull’imperativo di non utilizzare armi nucleari armi o intraprendere una guerra nucleare”. “Abbiamo fornito aiuti umanitari all’Ucraina e il nostro inviato speciale ha effettuato diversi viaggi nei paesi interessati. Più a lungo persiste la crisi, più l’Europa e il mondo soffrono. Ci auguriamo che la pace e la stabilità ritornino rapidamente in Europa e intendiamo collaborare con la Francia e l’intera comunità internazionale per trovare buone strade per risolvere la crisi” ha aggiunto il presidente cinese.

Il Medio Oriente

Per quanto riguarda la pace in Medio Oriente, la soluzione fondamentale “è la creazione di uno Stato palestinese indipendente”. “Come la storia ha più volte dimostrato -ha osservato Xi – le persistenti instabilità si spiegano fondamentalmente con la mancata effettiva attuazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, con l’incessante erosione delle basi della ‘soluzione dei due Stati’ e con la deviazione del processo di pace in Medio Oriente. Cina e Francia condividono un ampio consenso sulla questione israelo-palestinese. Dobbiamo rafforzare la nostra cooperazione per contribuire al ritorno della pace in Medio Oriente”.

Fonte: Agi