Von der Leyen: “Sì all’Ucraina nell’Unione europea”. E invia armi a Kiev

La presidente della Commissione europea: "Per la prima volta finanzieremo l'acquisto di armi". E scattano sanzioni anche alla Bielorussia

Ursula von der Leyen

Fine delle transazioni con la banca centrale russa e asset all’estero congelati. E, naturalmente, riga rossa su alcune banche dal circuito Swift. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, fa chiarezza su alcuni dei provvedimenti che verranno adottati contro Mosca, responsabile di aver portato venti di guerra in Europa con l’invasione dell’Ucraina. Inoltre, precisa che “per la prima volta in assoluto l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco”. Un unicum (per il momento) che segna uno spartiacque. Ricalcando in qualche modo le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz che, in giornata, aveva indicato quanto sta accadendo in Ucraina come un evento che cambierà radicalmente il volto del Vecchio continente.

Von der Leyen: “Sanzioni anche alla Bielorussia”

Una mossa senza precedenti, in attesa dei negoziati. L’Unione europea, tramite l’European Peace Facility, finanzierà l’acquisto di materiali bellici. Del resto, anche diversi Paesi hanno iniziato a inviare armi alla volta di Kiev, per equipaggiare al meglio un esercito i cui armamenti sono perlopiù di epoca sovietica. Di fronte, peraltro, a una Nazione che ha investito dieci volte tanto nell’ammodernamento dell’esercito. La stessa Von der Leyen, inoltre, ha chiarito che l’Ue vieterà la presenza, sul suo territorio, “della macchina mediatica del Cremlino. Russia Today e Sputnik, che sono controllate dal governo, e le testate a loro legate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Putin e creare divisioni”.

Una stretta sui media che va ad aggiungersi a quella economica. La quale, fra le altre cose, prevede lo stop “all’export di prodotti come carburanti minerali, tabacco, legname, cemento, ferro e acciaio”. Per i settori oggetto di sanzioni, infine, verrà esteso il divieto di scambi commerciali. Un occhio anche sulla Bielorussia, definita “l’altro aggressore” e che sarà oggetto di sanzioni qualora appoggiasse la guerra inaugurata da Mosca. Un’ulteriore misura riguarda lo spazio aereo europeo, che “sarà chiuso a tutti gli aerei russi, compresi i jet privati degli oligarchi”.

“Vogliamo l’Ucraina nell’Ue”

Per quanto riguarda l’Ucraina, dalla Von der Leyen arriva un’apertura importante: “L’Ucraina è una di noi e la vogliamo nell’Unione”. Una dichiarazione che va di pari passo al sostegno incondizionato mostrato all’attuale governo di Kiev. “Continuiamo a coordinarci in maniera stretta con i nostri partner nel mondo. E restiamo in stretti contatti con i nostri amici ucraini. La leadership del presidente Zelensky e il suo coraggio e la resilienza del popolo ucraino sono impressionanti e eccezionali. Sono una inspirazione”.