Vaccini bivalenti aggiornati disponibili agli over12 su richiesta

Potranno essere disponibili come seconda dose di richiamo da chi ha più di 12 anni e ha prima dose di richiamo da almeno 120 giorni, secondo la nuova circolare del Ministero della Salute

Vaccino Covid. Foto Daniele Buffa/Image

Come precisato dalla Comitato tecnico scientifico dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), “al momento, non ci sono evidenze per poter esprimere un giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili, ritenendosi che tutti possano ampliare la protezione contro diverse varianti e possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia Covid“. E’ quanto specifica la circolare del ministero della Salute firmata dal direttore Gianni Rezza sui nuovi vaccini bivalenti anti Covid. “Le raccomandazioni sull’utilizzo della formulazione original/omicron BA.1 vengono, quindi, estese anche alla formulazione original/BA.4-5, senza alcuna distinzione”.

Seconda dose di richiamo over12

I vaccini bivalenti anti-Covid aggiornati alle sottovarianti Omicron 1 e Omicron 4-5, “tenuto conto dell’indicazione di utilizzo autorizzata dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) e Aifa, potranno essere resi disponibili, su richiesta dell’interessato, come seconda dose di richiamo per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni“. Lo precisano ministero della Salute, Consiglio superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e Istituto superiore di sanità, in una Circolare di sulle indicazioni di utilizzo dei vaccini a m-Rna bivalenti.

La raccomandazione

La circolare raccomanda prioritariamente l’utilizzo delle formulazioni di vaccini a m-RNA bivalenti: “Come seconda dose di richiamo a favore di tutte le persone dai 60 anni in su, delle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti dai 12 anni in su, degli operatori sanitari, degli ospiti e operatori delle strutture residenziali e delle donne in gravidanza, nelle modalità e tempistiche previste per la stessa; come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido, che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima; come prima dose di richiamo, nelle modalità e tempistiche previste per la stessa, a favore dei soggetti dai 12 anni in su che non l’abbiano ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario”.