Ue, partita aperta ma coi “frugali” è braccio di ferro

Nella notte il premier Conte parla di possibile accordo sul Recovery fund senza Olanda, ma Rutte replica: "Accordo ancora possibile"

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Non è ottimista Angela Merkel, perlomeno quanto non lo è sembrato Giuseppe Conte nella sua conferenza alla mezzanotte: “E’ ancora possibile che non vi sia nessun accordo”. Un ulteriore macigno su un vertice europeo che sul Recovery Fund mostra tutta la distanza che ancora vi è fra i Paesi membri dell’Ue. Con la sensazione che nemmeno l’emergenza in atto permetta di fare quadrato: “C’è molta buona volontà ma anche molte posizioni diverse – ha detto ancora Merkel -, farò ogni sforzo ma è ancora possibile che oggi non si possano ottenere risultati. Oggi stiamo entrando nel terzo giorno di negoziati ed è sicuramente quello decisivo”.

Lo sfogo di Conte

Una lettura più soft rispetto a quella arrivata in nottata dal premier italiano, secondo il quale “l”Europa è sotto ricatto dei Paesi frugali“. Con riferimento piuttosto palese ai Paesi Bassi, nonostante con il collega Rutte (che in nottata lascia la strada aperta all’intesa) si sia cercato in ogni modo di smorzare la tensione. “Quando ci sono alcuni che si arroccano su partite contabili – ha detto Conte -, viene il dubbio che non abbiano la consapevolezza del momento che affrontiamo”. Dichiarazioni arrivate al termine di una giornata in cui il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, aveva presentato una bozza di accordo fortemente indirizzata a soddisfare molte richieste della compagnia dei frugali. Senza riscontri positivi però, tanto da scatenare la reazione del premier italiano, che replica piccato alla reticenza dell’ala “capitanata” dagli olandesi. Senza però fare drammi: “La partita è ancora aperta. Ci sono punti specifici su cui stiamo discutendo anche animatamente”.

Ue, nuovo round

L’appello di Conte è a procedere nella direzione della comunità. “Siamo tutti vincitori o siamo tutti sconfitti. Siamo tutti sulla stessa barca, non stiamo aiutando l’Italia ma consentendo a tutti di riparare i danni della pandemia: le economie sono integrate”. Stessa linea anche per il presidente francese, Emmanuel Macron, che nei giorni scorsi aveva consolidato l’intesa con il premier. Per il leader dell’Eliseo “bisogna trovare dei buoni compromessi nelle prossime ore e credo che sia ancora possibile, ma questi compromessi non si possono fare a spese dell’ambizione europea”. Nuovo round a partire dalle 12. E la sensazione è che stavolta sul piatto si proverà l’all-in.