Il ritorno di Trump: “Ecco cosa si rischia con Biden”

L'ex presidente americano, Donald Trump, a comizio a Conroe, in Texas: "L'America non è più rispettata. Con Biden si rischia la terza guerra mondiale"

Donald Trump

Appuntamento a Conroe, in Texas, cittadina di appena 56 mila abitanti nella contea di Montgomery che ospita anche Houston. La convergenza è però quella dei grandi eventi, visto che a presentarsi è nientemeno che l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il Tycoon ricompare a un anno dai fatti di Capitol Hill e ricomincia da dove aveva terminato, ovvero dalla sfida a distanza con l’inquilino della Casa Bianca in carica, Joe Biden. E con un’analisi lampo della situazione degli Usa: “Il Paese sta morendo”. Trump si riserva la consueta carica da fiume in piena, mettendo nel mirino non solo Biden ma tutti i democratici e, più in generale, la sinistra radicale americana, accusata di aver trascinato il Paese nella crisi. Un’America che, a suo dire, “non è più rispettata da nessuno”.

Trump, attacco a Biden

L’adunanza tiene conto della pandemia ma il messaggio di Trump va oltre i confini di Conroe. E parte del discorso inquadra anche la situazione in Ucraina, direttamente connessa, secondo l’ex presidente, allo stato attuale della diplomazia americana: “Quello che Putin e la Russia stanno facendo con l’Ucraina non sarebbe mai accaduto con me presidente. Sotto il mio sguardo l’America era rispettata, forse più rispettata che mai”. Il quadro attuale, dice Trump, sarebbe da attribuire alla “debolezza e l’incompetenza di Biden”, con la quale si rischierebbe “una terza guerra mondiale”. Al presidente in carica attribuisce l’attenuante di una Nato “cattiva quasi come la Cina”, rimarcando però l’immobilismo sul fronte militare, per quanto riguarda l’Ucraina e anche sul piano dell’immigrazione: “Dovrebbe inviare truppe al confine con il Messico: solo lo scorso anno cinque milioni di persone hanno attraversato il confine illegalmente”.

Israele e Afghanistan

Del resto il Texas è lo Stato della frontiera. Nonostante fra Conroe e il Rio Grande vi siano parecchie miglia. Il governatore Greg Abbott si è dimostrato tutt’altro che contrario al progetto del muro al confine, progetto pluri-annunciato da Trump all’epoca della corsa alla Casa Bianca del 2016 e mai terminato. E ne ha per Biden anche sul fronte mediorientale: “Biden ha tradito Israele e ha presieduto alla catastrofe dell’Afghanistan. Con me invece abbiamo costruito la più grande economia al mondo, distrutto l’Isis, riportato le truppe a casa e fronteggiato la Cina”. Preludio a una futura candidatura? Forse.

Midterm e Capitol Hill

A parte il grido di battaglia “Nel 2024 ci riprenderemo la Casa Bianca”, Trump pone l’accento su un appuntamento decisamente più prossimo, le elezioni di Midterm: “Nel 2022 metteremo fine alla carriera politica di Nancy Pelosi e riconquisteremo il Congresso. Siamo a nove mesi dalle elezioni di metà mandato e sappiamo di aver bisogno di una vittoria a valanga per impedire ai democratici di rubarci il voto”. Una parentesi anche sugli assalitori di Capitol Hill: Trump dice che se dovesse candidarsi e vincere alle presidenziali li tratterà “in modo giusto e corretto”. Difficilmente, tuttavia, si riuscirebbe a cancellare un evento senza precedenti storici.