Terremoto in Turchia: 17enne estratta viva dalle macerie dopo 248 ore

Il bilancio delle vittime causate dal terremoto in Turchia e Siria per ora ha superato le 41mila persone ma è destinato ad aumentare

An aerial view shows a tractor working on removing debris from a collapsed building in the Syrian rebel-held town of Jindayris on February 15, 2023, following the February 6 earthquake that hit Turkey and Syria. - The 7.8-magnitude earthquake has killed at least 40,000 people and devastated swathes of Syria and neighbouring Turkey. (Photo by Omar HAJ KADOUR / AFP)

E’ rimasta 248 ore sotto le macerie, ma è stata estratta viva dalle macerie. Il salvataggio di una 17enne è avvenuto nella provincia turca di Adiyaman. Il bilancio delle vittime per ora ha superato le 41mila persone ma è destinato ad aumentare quando le ricerche si fermeranno mentre, in Turchia, i feriti sono in tutto più di 105mila.

Salvata una 17enne da sotto le macerie

Una 17enne è stata estratta viva dalle macerie del terremoto che ha colpito il sud della Turchia lo scorso 6 febbraio 248 ore dopo il sisma. Il salvataggio è avvenuto della provincia turca di Adiyaman: lo riporta l’agenzia di stampa statale del Paese, Anadolu. Il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia è salito intanto a 36.187. Lo ha reso noto l’agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad, come riporta Anadolu.

Salvati una mamma e i suoi due bambini

Ieri una madre e i suoi due bambini erano stati estratti vivi dopo essere rimasti sepolti per 228 ore sotto le macerie di uno degli edifici che è crollato a causa del terremoto ad Antiochia, una delle città del sud est della Turchia più colpite dal sisma Dieci giorni schiacciati sotto i resti di un palazzo sbriciolato, poi il miracolo. Quasi contemporaneamente è stata tratta in salvo, dopo 227 ore sotto le macerie, una donna di 74 anni, Cemile Kekec, a Kahramanmaras, un’altra delle città più colpite dal sisma, dove ieri mattina era stata salvata anche una 45enne. Sono oltre 8.000 le persone che in Turchia sono state estratte vive dai resti dei palazzi crollati.

Il fenomeno dei rapimenti in ospedale di bambini feriti dal sisma

Diventa preoccupante intanto il fenomemo dei tentati rapimenti in ospedale di bambini feriti dal sisma. Dopo lo sventato sequestro di Aya, la neonata trovata viva tra le macerie ancora attaccata al cordone ombelicale, un nuovo episodio è stato segnalato nel distretto di Samandag, nella provincia di Hatay. La polizia turca ha arrestato un uomo che cercava di portare via un bambino da un ospedale fingendo di essere un funzionario di polizia. Il personale si è accorto che il suo tesserino  era falso e ha chiamato gli agenti. All’uomo sono state trovate carte d’identità militari e di polizia false, oro e denaro in lire turche, dollari ed euro per un valore di circa 6.500 dollari. Alcuni genitori della regione hanno espresso all’Afp il loro allarme per i presunti rapimenti di bambini. Lunedì il ministro della Famiglia turco Derya Yanik ha dichiarato che almeno 1.362 bambini sono stati separati dalle loro famiglie a causa del terremoto.

Il bilancio delle vittime in Turchia

Il bilancio delle vittime per ora ha superato le 41mila persone ma è destinato ad aumentare quando le ricerche si fermeranno mentre, in Turchia, i feriti sono in tutto più di 105mila. I soccorritori continuano a lavorare anche mentre cala la notte, ma la zona colpita dal terremoto è incessantemente interessata da scosse di assestamento, ne sono state registrate 3.858 dal giorno del sisma, il 6 febbraio, di cui quasi 400 di magnitudo tra 4 e 5, e l’agenzia turca per l’emergenza e i disastri Afad ha definito la situazione “fuori dall’ordinario”.

I danni e la solidarietà internazionale

Gli edifici in parte crollati o rimasti fortemente danneggiati a causa del violento terremoto sono 50.576 e devono essere demoliti con urgenza, ha affermato il ministro dell’Ambiente turco Murat Kurum facendo sapere che le autorità hanno ispezionato finora più di 387.000 palazzi nelle dieci province del sud est anatolico colpite dal terremoto. La città di Gaziantep ha il maggior numero di edifici che necessitano di essere demoliti subito, quasi 12.000, seguita da Hatay (10.991) e Kahramanmaras (10.777). Mentre le ricerche vanno ancora avanti, la Turchia continua a ricevere solidarietà a livello internazionale dopo che oltre 100 Paesi hanno inviato aiuti fin dal primo giorno. Il Regno Unito si è impegnato a fornire un nuovo pacchetto di aiuti da 25 milioni di sterline (28 milioni di euro) per le popolazioni della Turchia e della Siria colpite dal sisma, portando il totale stanziato da Londra a 42,8 milioni di sterline (48 milioni di euro).

Fonte Ansa