Terremoto, aumentano ancora le vittime

Un bilancio in continuo aggiornamento: quasi raggiunti i 40 mila morti. Complesse le operazioni di soccorso. Indagini su più di 100 costruttori

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Quasi 40 mila morti. E un bilancio in crescita continua che, secondo le autorità locali e le associazioni umanitarie attive in loco, potrebbe addirittura raddoppiare. Arrivando a sfiorare i numeri dell’apocalisse che, più di un secolo fa, rase al suolo Messina e Reggio Calabria. E il ragionamento è sempre in prospettiva, tramite proiezioni e bilanci di massima su quante persone, ancora, possano trovarsi sotto i giganteschi cumuli di macerie. Con speranze via via più sottili man mano che le ore scorrono inesorabili. È un quadro desolante quello dipinto dalla furia del terremoto in Siria e Turchia, colpite al cuore dal sisma e piombate in un incubo che rischia di essere senza fine. “Penso che sia davvero difficile da stimare in modo molto preciso perché dobbiamo ancora scavare sotto le macerie, ma io sono sicuro che il bilancio dei morti raddoppierà o andrà oltre”. Lo ha detto il responsabile dei soccorsi delle Nazioni Unite, Martin Griffiths.

Terremoto, soccorsi complicati

Non aiutano le temperature dell’inverno ma nemmeno le devastazioni portate dal terremoto, che ha letteralmente raso al suolo intere porzioni di centro abitato in numerose città al confine tra Siria e Turchia. Rendendo estremamente complicate anche le operazioni di soccorso da parte delle squadre organizzate e dei semplici cittadini che, a mani nude, cercano di collaborare nel tentativo di udire qualche voce o di individuare qualche corpo. Nella maggior parte dei casi, purtroppo, già privo di vita. Un bimbo di sette mesi è stato tratto in salvo dalle macerie dopo più di 140 ore, nel distretto di Antakya. Al momento, il bilancio delle vittime si attesta a 38.905, 29.605 delle quali in Turchia. Altre 9.300 in Siria. Cifre, quelle siriane, estremamente labili considerando che, come riferito a Sky News da Rick Brennan, responsabile regionale emergenze dell’Oms, l’accesso a molte zone terremotate è ancora impossibile.

Le indagini

Nel frattempo, le autorità turche hanno arrestato più di cento costruttori nelle dieci province colpite dal terremoto. Persone legate perlopiù ai controlli effettuati sugli edifici, sospettate di aver violato le normative edilizie vigenti. Il Ministero della Giustizia, intanto, ha autorizzato 150 procure locali a istituire unità investigative volte ad appurare eventuali responsabilità di costruttori e responsabili in relazione al crollo degli edifici.