Spari in strada: attentato a Bruxelles

Un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco sui passanti: morte due persone. Secondo i testimoni avrebbe urlato "Allah Akbar"

Bruxelles attentato
Foto di Michael Förtsch su Unsplash

Terrore per le strade di Bruxelles, dove un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco sui passanti. Almeno due le vittime: sarebbero due svedesi, forse in città per assistere al match tra Belgio e Svezia. La partita è stata sospesa e poi rinviata. Il killer ha rivendicato l’appartenenza all’Isis.

Attentato a Bruxelles

È caccia all’uomo a Bruxelles dopo un nuovo attacco terroristico che ha colpito al cuore la capitale dell’Europa causando almeno due morti e un ferito.

Le due persone sono state uccise a colpi di Kalashnikov nel tardo pomeriggio in una piazza (Place Sainctelette) in zona centrale, vicino al canale che attraversa la città non lontano dal quartiere di Molenbeek, da dove partirono gli attacchi terroristici che devastarono Parigi e gettarono la Francia nello shock. Verso le 19.15 testimoni hanno visto un uomo che indossava una giubbetto arancione fosforescente e un casco bianco scendere da uno scooter e fare fuoco al grido di ‘Allah akbar’ prima contro qualcuno che si trovava nell’androne di un edificio, poi contro un taxi. Subito dopo, sempre secondo le prime testimonianze, l’uomo si è dato alla fuga a bordo dello stesso scooter. Nessun sospetto è stato per ora fermato. Le vittime sarebbero due svedesi, forse dei tifosi giunti a Bruxelles per assistere alla partita tra la loro nazionale e quella belga.

La rivendicazione

La polizia in serata temeva che l’attentatore si fosse diretto proprio verso lo stadio per colpire ancora. In un video pubblicato sul profilo Facebook appartenente ad un certo Slayem Slouma si vede il terrorista rivendicare l’azione e l’appartenenza all’Isis. “Sono un Mujahid dello Stato Islamico, che vi piaccia o no. Viviamo per la nostra religione e moriamo per questa stessa religione”, afferma l’uomo rivendicando di aver ucciso “tre svedesi proprio adesso”. Il primo ministro belga De Croo, il ministro dell’Interno e della Giustizia si sono subito riuniti nella cellula di crisi per seguire l’evolversi della situazione chiedendo ai cittadini di restare vigili ed evitare spostamenti non necessari, mentre i servizi antiterrorismo hanno preso il caso in mano. Le autorità hanno deciso di aumentare il livello di allerta e l’Ocam, l’organismo per la valutazione delle minacce terroristiche, è stato convocato d’urgenza.

“Dopo la sparatoria – ha detto il sindaco di Bruxelles capitale Philippe Close – i servizi di polizia si stanno mobilitando per garantire la sicurezza dentro e intorno alla nostra capitale, in cooperazione con il ministro degli Interni, Annelies Verlinden”. Anche Close era al centro di crisi per garantire il coordinamento delle forze di sicurezza.

Bruxelles ancora nel terrore

La capitale belga ripiomba così nel terrore dopo l’attentato al museo ebraico che aprì la serie di attacchi rivendicati da cellule dell’Isis e il duplice attentato con bombe che nel marzo del 2016 colpì l’aeroporto e la metropolitana facendo 32 morti e 340 feriti, oltre ai tre terroristi suicidi. Secondo quanto si è appreso a Parigi, il ministro Gérald Darmanin ha dato disposizione – subito dopo le notizie dell’attentato di Bruxelles con l’autore dell’azione in fuga – di rafforzare i controlli alla frontiera tra la Francia e il Belgio.

Il messaggio di Von der Leyen

“Il mio pensiero va alle famiglie delle due vittime dell’ignobile attentato avvenuto a Bruxelles. Il mio assoluto sostegno alle forze di polizia belghe affinché catturino rapidamente il sospettato. Siamo uniti contro il terrorismo”, ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Il cuore dell’Europa è stato colpito dalla violenza. Il mio cuore va alle famiglie delle vittime dell’attacco omicida nel centro di Bruxelles. Il mio sostegno alle autorità e ai servizi di sicurezza belgi che stanno monitorando la situazione”, le ha fatto eco il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

Interrotta Belgio-Svezia

La partita valida per le qualificazioni agli Europei, tra Belgio e Svezia, è stata interrotta a seguito dell’attentato avvenuto nel centro di Bruxelles. E’ quanto si legge sui media belgi. La partita si svolgeva allo stadio Re Baldovino della città, dove sono presenti 35mila persone circa. Gli spettatori al momento non possono lasciare la struttura. È quanto si legge sui media belgi.

“Nessun italiano coinvolto”

Non c’è nessun italiano coinvolto al momento nell’attentato di Bruxelles. Lo dice l’ambasciatrice italiana in Belgio Federica Favi a Sky Tg24. “Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue con preoccupazione le notizie sull’attentato compiuto a Bruxelles, nel cuore dell’Europa. L’Italia condanna con decisione ogni forma di violenza, fanatismo e terrorismo, ed esprime il più profondo cordoglio per le vittime e per le loro famiglie”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.

A seguito dell’attentato a Bruxelles, nel quale sono morte almeno due persone, gli accessi del Parlamento europeo sono stati bloccati. Lo constata l’ANSA sul posto. Le persone all’interno dell’Eurocamera sono state invitate a restare all’interno dell’edificio e, secondo quanto spiega un responsabile della sicurezza, possono uscire a loro discrezione soltanto assumendosene la piena responsabilità.

(In aggiornamento)

Fonte: Ansa