Roma, fiamme nella notte: le ipotesi sull’incendio al Ponte di Ferro

Prime ipotesi sul disastro del Ponte dell'Industria, devastato da un incendio la scorsa notte. Vigili del fuoco al lavoro

Incendio Ponte di Ferro

Si è svegliata ferita Roma, proprio nella giornata in cui viene chiamata alle urne per scegliere il proprio sindaco. L’incendio al Ponte dell’Industria (noto anche come Ponte di Ferro) ha destato la Capitale nel cuore della notte, quando il bagliore delle fiamme si è levato affiancando il Gazometro nello skyline dell’Ostiense. L’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco ha permesso di scongiurare un disastro peggiore: l’attraversamento del Tevere è venuto giù in modo parziale, fortunatamente senza provocare né vittime né feriti. Delle conseguenze però sì, le ha provocate: il grave danneggiamento di un ponte storico e l’interruzione delle forniture di luce e gas.

Rogo sul Ponte di Ferro

All’indomani del rogo, attorno ai resti del Ponte di Ferro restano i presidi dei Vigili del fuoco e delle Forze dell’ordine. L’area è transennata e inavvicinabile, se non per una fugace occhiata da lontano dei residenti, rimasti scioccati per quanto avvenuto. Un disastro che ora arriva puntualmente a interrogare le autorità. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato le fiamme, le quali sono arrivate a interessare anche una condotta del gas. L’ipotesi principale è che l’incendio sia stato generato dalle baracche sottostanti al ponte. La sindaca Raggi, che ha raggiunto il Ponte di Ferro poco dopo l’incendio, ha fatto sapere che è stato convocato “il Comitato comunale per vedere i servizi, gas e luce”, per poi proseguire con la verifica strutturale. Nel frattempo, la Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino ha interdetto la navigazione e lo stazionamento sul Tevere all’altezza dell’attraversamento.

Caos e ipotesi

Inevitabili i disagi. Il ponte rappresenta un collegamento fondamentale fra i quartieri Ostiense e Marconi, e l’impossibilità di attraversarlo provocherà dei rallentamenti sensibili in zona. Le prossime indagini si concentreranno sulle possibili cause del disastro, in primis sugli accampamenti presenti sulla sponda di Viale Marconi. Secondo alcuni testimoni, le fiamme sarebbero partite proprio dalle baracche, dove vivono diverse persone e vi è presenza anche di alcune bombole. Ipotesi che andranno accertate nel corso degli approfondimenti dei Vigili del fuoco.