Roccella: “Sforzo corale a sostegno delle famiglie”

Le parole della ministra in videcollegamento all'inaugurazione di un centro servizi per famiglie ospitato in un bene confiscato alla criminalità organizzata a Canosa di Puglia

foto Ufficio Stampa Presidenza del Consiglio dei Ministri/Image nella foto: Eugenia Maria Roccella

Le famiglie sono in crisi in tutto il mondo e per risollevarne le sorti serve l’impegno di tutti. Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella in videocollegamento durante l’inaugurazione di un centro servizi per le famiglie aperto in un bene confiscata alla criminalità a Canosa di Puglia.

Sforzo corale

“Per risollevare le sorti delle famiglie che sono in crisi ovunque, in Italia e nel mondo, non si può solo pensare che ci debba essere l’impegno del governo. Ci deve essere uno sforzo comune, corale, da parte di tutti per evitare smagliature nella rete parentale”. Lo ha detto la ministra per le Famiglie, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, in videocollegamento con Canosa di Puglia dove oggi è stato inaugurato il centro servizi per le famiglie ospitato in un bene confiscato alla criminalità organizzata. “I centri servizi per le famiglie sono la cenerentola dei servizi sociali perché non hanno un quadro normativo di riferimento nazionale e su questo interverremo a breve”, ha proseguito Roccella spiegando che la crisi delle famiglie è “intrecciata alla questione demografica” e che per questo va “affrontata con metodo chiaro”, ovvero “non sottraendo compiti alla famiglia e spostandoli su altre agenzie educative ma sollecitando le responsabilità genitoriali e sostenerle”.

Responsabilità genitoriali

Per la ministra, bisogna “tornare a dare peso alla famiglia aiutando i genitori che spesso sono smarriti”. “Nel decreto Caivano – ha ricordato – abbiamo previsto che nei prossimi device ci sarà di routine la app per il controllo parentale dando così la possibilità per le famiglie di controllare accessi ed evitando rischi come esporre i bambini a contenuti, come i porno, che possono ledere la costruzione del loro immaginario e della loro sessualità”. “È sempre una buona notizia sapere di un bene confiscato alla mafia e che ora sia un centro per le famiglie è ancora più positivo”, ha concluso Roccella.

Fonte Ansa