Il ministro degli esteri dell’Iran: “Disponiamo di missili per affrontare qualsiasi attacco”

Le reazioni dell'Iran dopo la risoluzione Aiea che critica la repubblica islamica per i siti nucleari non dichiarati

L’Iran non rinuncerà alla sua tecnologia nucleare in alcuna circostanza, poiché il Paese non ha fabbricato bombe nucleari, ha affermato ieri sera il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, citato dall’Irna. Il ministro ha così commentato la recente risoluzione contro le attività nucleari dell’Iran del Consiglio dei governatori dell’Onu, sostenuta da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania. “Nonostante il sabotaggio delle altre parti, in particolare della Casa Bianca, cercheremo di rimuovere le sanzioni attraverso vie diplomatiche”, ha sottolineato. Anche l’industria della difesa iraniana è stata sottoposta alle pressioni più pesanti, ha affermato, aggiungendo: “Oggi disponiamo di missili point-to-point per affrontare qualsiasi attacco“.

Le accuse dell’Iran contro l’Aiea

“Come molte altre organizzazioni internazionali, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è oggi sotto controllo dei sionisti“, ha affermato il capo dell’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran Mohammad Eslami, come riporta Irna, esprimendo rammarico per la risoluzione adottata dal Consiglio dei governatori dell’Aiea che critica la repubblica islamica per siti nucleari non dichiarati.

La posizione dell’Iran

Poco tempo prima, il presidente della repubblica islamica dell’Iran, Ebrahim Raisi -secondo quanto riportato da Irna -, aveva fatto sapere che il suo Paese non avrebbe fatto nessun passo indietro rispetto alle critiche contenute nella risoluzione dell’Aiea. “Il nemico non vuole che l’Iran realizzi un’industria nucleare”, ha affermato Raisi. “I Paesi occidentali pensano che con le sanzioni l’Iran si fermerà, ma gli iraniani continueranno a dare progressi in vari settori dell’industria, dell’agricoltura e del turismo perché non hanno mai reso l’economia del Paese dipendente dagli stranieri“.