Maltrattamenti e violenze in una Rsa: licenziati 13 dipendenti

La dirigenza della struttura ha licenziato anche gli operatori sanitari che pur essendo a conoscenza degli episodi di violenza hanno taciuto

Maltrattavano e usavano violenza su degli anziani ricoverati in una rsa in provincia di Foggia. Per questo motivo 13 operatori sanitari sono stati licenziati. Lo ha comunicato la Cooperativa Santa Chiara e ha fatto sapere che il provvedimento è scattato non solo per i quattro OSS arrestati lo scorso 3 agosto perché accusati, a vario titolo, di maltrattamenti in danno di ultra 80enni e violenza sessuale; ma anche per: “quei lavoratori che, pur avendo assistito agli episodi incriminati o avendone avuto conoscenza, non hanno tempestivamente informato la dirigenza e la società di quanto stava avvenendo”.

Il comunicato

Inoltre si apprende che: “la quasi totalità degli ospiti (73 su 78) ha confermato la propria fiducia nella struttura e nella dirigenza; tra questi sono tuttora presenti anche alcuni di quelli che hanno subito le imperdonabili violenze da parte degli OSS indagati. La dirigenza – aggiungono dalla Stella Maris – con l’ausilio dello staff legale, ha avviato una approfondita indagine interna, volta ad accertare ogni singola responsabilità, commissiva o omissiva, in capo al personale dipendente”. La proprietà della RSA è corsa ai ripari per migliorare ulteriormente il servizio: “ha assunto numerosi altri OSS, e implementato un ulteriore livello di controllo, assumendo un responsabile del servizio di assistenza diretta e coordinatore socio-sanitario della struttura, che vanta notevole esperienza e spiccate capacità manageriali. Questa nuova figura professionale collaborerà con la direzione nella gestione del personale. Infine, è stata incrementata in termini di ore la presenza – non obbligatoria – del responsabile sanitario, medico specialista in geriatria“, conclude.