Gaza, attacco su larga scala dell’esercito israeliano su obiettivi di Hamas

In corso i preparativi per espandere l'offensiva con un largo ventaglio di piani operativi, tra cui l'operazione di terra, annunciano i militari

Guerra Hamas
Gaza (Palestina) - Foto © Imago/Image

L’esercito israeliano sta conducendo attualmente “un attacco su larga scala” su obiettivi del terrore di Hamas nella Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Dai militari arriva la conferma del ritrovamenti di corpi di ostaggio nelle irruzioni di ieri a Gaza. Sirene di allarme nella zona di Tel Aviv e nel centro di Israele per il lancio di razzi.

Espansione dell’offensiva

L’esercito israeliano ha annunciato che sta completando i preparativi per “una significativa operazione di terra” a Gaza. L’esercito ha anche detto che è pronto a “espandere l’offensiva” attraverso una “largo ventaglio di piani operativi” che includono attacchi dall’aria, dal mare e da terra.

Raid sulla Siria

Israele ha risposto con colpi di artiglieria al fuoco proveniente dalle Siria dopo che sono risuonate le sirene dell’allarme aereo nelle Alture del Golan. Lo riferisce l’esercito. “A seguito di una prima segnalazione di sirene suonate nelle comunità di Avnei Eitan e Alma, le forze di difesa israeliane sta attualmente colpendo la località in Siria da dove sono partiti i colpi”, si legge in un comunicato dell’esercito. Un raid aereo israeliano ha preso di mira l’aeroporto di Aleppo, città siriana controllata dal governo. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria dopo che un attacco simile ha colpito gli aeroporti di Aleppo e Damasco. “Un raid israeliano proveniente dalla direzione del mare ha colpito l’aeroporto di Aleppo”, ha detto all’Afp Rami Abdel Rahman, responsabile dell’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh).

I ritrovamenti

L’esercito israeliano ha confermato di aver trovato “alcuni corpi” di ostaggi durante le irruzioni dei commando ieri a Gaza.

Sirene di allarme

Per la seconda volta oggi le sirene di allarme che segnalano razzi da Gaza stanno risuonando a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele. Lo ha constatato l’ANSA sul posto. In cielo si sono ascoltate alcune esplosioni in aria dovute all’intercettamento dei razzi da parte del sistema di difesa Iron Dome.

La visita di Netanyahu

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha compiuto un sopralluogo oggi nei kibbutz di Beeri e di Kfar Aza, nella zona di Israele a ridosso del confine con la striscia di Gaza. ”La’ e’ passato fra le rovine delle abitazioni in cui e’ avvenuto il terribile massacro”. Lo rende noto un comunicato ufficiale emesso dopo che il premier aveva abbandonato la zona. Netanyahu, precisa il comunicato, ha incontrato i combattenti sul terreno, fra cui il comandante della brigata dei paracadutisti. Quei villaggi sono ormai deserti perche’ gli abitanti sono stati evacuati in localita’ sicure.  “Preparatevi per ciò che sta per accadere”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in visita nei luoghi del massacro di Hamas a ridosso della Striscia di Gaza.

Nessuna trattativa

”Non ci sono al momento trattative” per la liberazione dei prigionieri e degli ostaggi israeliani a Gaza. Lo ha detto il capo del Consiglio per la sicurezza nazionale Tzahi Hanegbi, in una conferenza stampa. In risposta alla domanda se il loro numero potrebbe essere compreso fra 150-200, Hanegbi ha risposto: ”All’incirca”. Israele, ha proseguito, sta attualmente esaminando la fondatezza di informazioni di possibili mediazioni divulgate dai media, fra cui quelle relative ad un ruolo del Qatar. Hanegbi ha infine attaccato Hamas per le ”manipolazioni psicologiche scellerate” operate circa la sorte degli ostaggi”.

Haniyeh

“I residenti di Gaza sono profondamente radicati nel loro territorio e non lasceranno mai. Abbiamo una solo una strada che è il diritto al ritorno alle nostre terre in tutta la Palestina”. Lo ha detto il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh secondo cui non ci sarà “immigrazione da Gaza in Egitto. Ringrazio il Cairo per averla impedita. La nostra decisione è di restare a Gaza”.

L’avvertimento

Il Libano rischia ”la distruzione” se gli Hezbollah decidessero di sferrare un attacco contro Israele. L’avvertimento e’ giunto oggi, in una conferenza stampa, dal capo del Consiglio per la sicurezza nazionale israeliano Tzahi Hanegbi. Hanegbi ha aggiunto che un avvertimento in tal senso e’ stato inoltrato e ”spero – ha aggiunto – che sia stato anche recepito”. L’obiettivo di Israele, ha aggiunto, e’ comunque di evitare che sia aperto un secondo fronte, a nord, oltre a quello che gia’ lo impegna a Gaza. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant si è recato oggi presso la base del Comando Nord dell’esercito a Safed, nel nord di Israele, alla luce dei ripetuti scontri al confine con il Libano. L’ufficio di Gallant rende noto che il ministro “ha sottolineato gli sforzi di difesa compiuti dalle forze nell’area per proteggere i cittadini, ed è stato informato sulle operazioni contro gruppi terroristici e altri obiettivi terroristici”. Due civili libanesi sono stati uccisi oggi nel sud del Libano da colpi di artiglieria sparati da Israele. Lo riferisce l’agenzia governativa libanese Nna, secondo cui un uomo anziano e sua moglie sono deceduti a seguito delle ferite riportate nel bombardamento israeliano sulle colline di Kfar Shuba, in un territorio contestato tra Libano e Israele.

Ospedale al collasso

I dirigenti dell’ospedale al Shifa al nord di Gaza city – tra i maggiori della Striscia – hanno detto che è impossibile obbedire all’ordine di Israele di evacuare nel sud dell’enclave palestinese. “La situazione all’interno dell’ospedale – ha spiegato il direttore del nosocomio Mohammed Abu Selmia – The situation – è miserabile in ogni senso della parola”. L’ospedale sta ricevendo centinaia di feriti ogni ora e ha usato il 95% delle sue forniture mediche. L’ospedale di Shifa è pieno di famiglie sfollate. Ci sono persone che dormono sui pavimenti, ovunque, anche all’interno dell’ospedale. L’affollamento porterà a un’epidemia, alla diffusione di malattie infettive. I medici hanno portato le loro famiglie in ospedale per sicurezza”. Lo scrive su X Ghassan Abu Sitta, chirurgo ricostruttivo che si trova all’interno dell’ospedale di Shifa, a Gaza.

Notizia in aggiornamento

Fonte Ansa