G20, giornata chiave. Mattarella fa appello ai leader: “Agire ora”

Il Presidente della Repubblica richiama alla coesione e al senso di responsabilità per le generazioni future. Si attendono risposte sul clima

Sergio Mattarella G20
Foto © Quirinale

Urgenze impellenti e risposte non procrastinabili. E’ un discorso chiaro e schietto quello che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolge ai leader del G20 in corsa a Roma. L’occasione è quella della cena al Quirinale che archivia la prima giornata del summit, in vista di una seconda giornata che dovrà fornire risposte ben più concrete di quelle ottenute finora. Del resto, ha spiegato il Capo dello Stato, “la pandemia ha reso evidente, in maniera drammatica, che nessuno – a prescindere dalle dimensioni della sua economia – è in grado di affrontare, da solo, problemi che riguardano la condizione generale dell’umanità”. Per questo ribadisce la necessità del multilateralismo (al quale aveva fatto appello anche Mario Draghi) e della cooperazione. Le uniche risposte efficaci alle difficoltà dei nostri tempi.

Mattarella, appello al multilateralismo

Non è un appello casuale quello di Mattarella. “Negli ultimi anni – ha detto – lo spirito che aveva animato stagioni ricche di fiducia è andato affievolendosi. La governance globale fondata su un ordine basato anzitutto sul rispetto del diritto internazionale e sul consolidamento dello Stato di diritto ne è risultata indebolita”. Producendo risultati amari e sotto gli occhi di tutti. Un nuovo ciclo di dialogo e fiducia va opposto a questa tendenza: “Di fronte alle sfide del nostro tempo e a quelle – verosimilmente sempre più grandi – del mondo di domani, vanno trovati modi e tempi per rispondere ai potenti fattori di cambiamento e alla instabilità che vediamo crescere sotto i nostri occhi e che affligge, con le sue conseguenze, tanti popoli e Paesi”.

Un impegno per il futuro

Fornire risposte diventa quindi un dovere ineludibile, specie per la responsabilità verso le future generazioni. La pandemia ha offerto un’occasione per ricostruire un impegno coeso e solidale fra le società. Un’opera di ricostruzione che, secondo Mattarella, non può fermarsi. “Sono le persone e la loro vita a dover essere al centro delle nostre preoccupazioni. Sono temi prioritari come la lotta alla povertà e la riduzione del divario tra Nord e Sud del mondo per conseguire l’obiettivo di eliminarlo, la sicurezza dell’alimentazione e la sostenibilità dei sistemi alimentari, la salute e l’istruzione”. Senza dimenticare l’emergenza climatica e altre questioni impellenti, come “la riforma del sistema del commercio internazionale e la transizione digitale”.

Responsabili del domani

Sfide dei nostri tempi che rappresentano una missione da assolvere per consegnare un mondo degno alle generazioni del domani. “Non dobbiamo consegnare a chi verrà dopo di noi un pianeta solcato da conflitti, le cui risorse siano state dilapidate, il cui ecosistema sia stato compromesso per l’egoismo di chi è stato incapace di coniugare la legittima aspirazione alla crescita economica e sociale con l’esigenza di tutelare ciò che non ci appartiene. Perché a nostra volta l’abbiamo ricevuto dalle precedenti generazioni”.