Covid, Oms: “Superata la soglia delle 100mila unità già 3 volte”

In Usa casi di contagio in calo. In America Latina quasi 40mila morti. In Spagna oggi finisce del lockdown. Superati i 350.000 tamponi positivi in Russia

I casi di coronavirus giornalieri registrati nel mondo hanno superato la soglia delle 100mila unità già tre volte: è quanto emerge dal conteggio (aggiornato al 23 maggio) dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I dati indicano che il numero dei nuovi contagi in 24 ore è stato superiore a 100mila il 17, il 21 e il 23 maggio, rispettivamente con 100.087, 103.211 e 109.885 casi accertati. Prima del 17 maggio la soglia delle 100mila unità non era mai stata superata.

Mondo

Nel mondo i casi positivi al Covid-19 ad oggi, 25 maggio, sono – secondo i dati della Johns Hopkins University – quasi 5 milioni e mezzo (5.424.718) e i morti 345.296. I Paesi più colpiti per numero di infezioni sono: Stati Uniti (1.643.499 positivi e 97.722 morti); Brasile (363.211; 22.666); Russia (353.427; 3.633); Gran Bretagna (20.916; 36.875); Spagna (235.772; 28.752); Italia (229.858; 32.785); Francia (182.709; 28.370) Germania (180.338; 8.287) e Turchia (156.827; 4.340). Gli altri Paesi del mondo sono sotto la soglia dei 140mila contagi accertati.

Stati Uniti

E’ in calo il numero di nuovi decessi per coronavirus negli Stati Uniti. Nelle ultime 24 ore sono stati 638, meno degli oltre 1.000 degli ultimi giorni. In totale i casi in Usa sono oltre un milione e seicentomila e i morti quasi 98mila, 97.722. E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University. Focolaio dell’infezione rimane New York dove i positivi sono 197mila e i decessi 16.149. In Missouri due dipendenti della catena di saloni di parruccheria Great Clips sarebbero andati al lavoro da metà maggio per circa otto giorni e, nonostante le mascherine, potrebbero aver infettato clienti e colleghi. La notizia è stata comunicata dal dipartimento di Salute della cittadina di Springfield, riporta la Cnn. Causa pandemia, diversi Stati Usa stanno valutando l’ipotesi di far votare via posta i cittadini alle prossime elezioni presidenziali, che si svolgeranno in ottobre. Una possibilità a cui il presidente americano Donald Trump e i repubblicani si oppongono fermamente per timore di manipolazione del voto.

America Latina, forte incremento di morti e contagi

Il picco della pandemia da coronavirus sta manifestando i suoi effetti in America Latina, con un nuovo forte incremento nelle ultime 24 ore di contagi (734.988, +32.500) e di morti (39.816, +1.200). E’ quanto emerge oggi da una elaborazione statistica realizzata dall’Ansa sui dati riguardanti 34 Nazioni e territori latinoamericani. Guida solidamente la classifica il Brasile, secondo Paese più colpito al mondo dopo gli Stati Uniti, con 363.211 contagi e 22.666 morti. Lo seguono al secondo e terzo posto il Perù (119.959 e 3.456) e il Cile (69.102 e 718). Per quanto riguarda i Paesi con più di 5.000 contagi, troviamo poi il Messico (65.856 e 7.179), l’Ecuador (36.756 e 3.108), la Colombia (21.175 e 727), la Repubblica Dominicana (14.801 e 458), Argentina (11.353) e 448) Panama (10.577 e 299), e Bolivia (5.915 e 240).

Superati i 350.000 casi accertati in Russia

In Russia sono stati superati i 350.000 casi accertati di Covid-19. Il centro operativo russo anticoronavirus ha annunciato che dall’inizio dell’epidemia sono stati registrati 353.427 contagi, di cui 8.946 nelle ultime 24 ore. Ufficialmente, le vittime del nuovo virus in Russia sono 3.633, di cui 92 decedute nel corso dell’ultima giornata. I guariti totali sono 118.798. In pochi credono che il basso numero di decessi in Russia sia reale. Ieri gli Stati Uniti avevano annunciato una sovvenzione di 250.000 dollari “per chi smaschera la disinformazione sanitaria russa”. Oggi la risposta dal Cremlino: la Russia non ha distorto i dati sulle morti per Covid-19 e dunque la ‘taglia’ statunitense per “smascherare la disinformazione russa” è inutile. Lo ha detto il capo dell’agenzia per la protezione dei cittadini e responsabile della sanità pubblica russa Anna Popova, citata da Interfax. “È impossibile non registrare un decesso – ha spiegato Popova -. Siamo uno dei pochi Paesi, forse l’unico, che diagnostica sempre i pazienti sulla base dell’autopsia. Questa è la nostra regola. È sempre stato così. Ed è così che si escludono gli errori“.

Spagna, oggi fine del lockdown

Tutta la Spagna entra oggi ufficialmente nel dopo-lockdown, ma non tutta la popolazione godrà immediatamente delle stesse libertà: questo nuovo periodo, infatti, è scaglionato in tre fasi, a seconda della situazione a livello regionale. Oggi, riporta il quotidiano El Pais, alcune regioni entrano nella Fase 1 e altre imboccano già la Fase 2, che prevede un ulteriore ammorbidimento delle misure. Nessuna regione, invece, inizia la Fase 3, l’ultima prima del ritorno alla vita normale. La ministra dell’Industria Commercio e Turismo Reyes Maroto ha difeso l’imposizione della quarantena per chi arriva in Spagna da fuori Paese: “I turisti stranieri possono prenotare le vacanze in Spagna da luglio, in vista dell’allentamento dello stato d’allarme e della fine della quarantena per chi proviene dall’estero”.

Germania, 10 morti e 289 casi in ultime 24 ore

La Germania registra altri 10 morti per coronavirus e 289 casi. Sono i dati forniti dal Robert Koch Institute. I totali salgono così a 8.257 persone decedute e a 178.570 casi accertati dall’inizio dell’epidemia.

Pakistan: province più colpite Sindh e Punjab

Il Pakistan ha registrato 1.748 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, un bilancio giornaliero che porta il totale dei contagi nel Paese a quota 56.349: allo stesso tempo si registrano 34 nuovi decessi per un totale di 1.167 vittime. Le province più colpite sono il Sindh (sud) e il Punjab (est), rispettivamente con 22.491 e 20.077 casi. Lo ha reso noto oggi il ministero della Sanità del Paese.

Giappone: fine stato d’emergenza

Il Giappone mette fine allo stato d’emergenza legato al coronavirus su tutto il territorio nazionale. Lo ha annunciato il premier Shinzo Abe. Il Paese ha registrato in tutto 16.581 casi di covid-19 e 830 morti.

Australia, contagi sotto 0,5 da cinque settimane

L’Australia annuncia che la sua curva dei contagi è piatta: da cinque settimane consecutive il tasso di crescita dei contagi è inferiore allo 0,5. “E’ un risultato nazionale straordinario e voglio dire agli australiani, grazie”, ha detto il ministro della salute Greg Hunt.  Ad oggi, secondo i dati della Johns Hopkins University, i casi positivi nel Paese sono 7.118 e i decessi ricondotti al Covid-19 sono 102. L’Australia, sesto Paese del mondo per estensione, una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti quasi interamente residenti sulle coste. Il lockdown anticipato a marzo ha salvato la Nazione insulare dalla pandemia.