Folle nelle grandi città, allarme del Cts: “Il rischio è reale”

Assembramenti da Milano a Torino, fino a Napoli e Roma, gli esperti stigmatizzano. I nuovi casi di Covid sono stati 11.252

Milano assembramenti Covid

L’Italia non era ancora rientrata in zona gialla e aveva solo da poche ore ricevuto un avviso del ministro della Salute, Roberto Speranza. Dopo quasi un mese di fascia arancione, tuttavia, le ultime ore prima del rientro nella fascia di minor rischio ha portato a qualche episodio da “liberi tutti” che la zona gialla invece non consente. Numerose le città, da Nord a Sud, dove si sono registrati degli assembramenti nei principali luoghi di ritrovo cittadini, dai Navigli di Milano fino alle zone universitarie di Bologna. In molti erano senza mascherina.

Assembramenti, il Cts: “Pericoloso”

Scene simili sono state viste anche a Roma, Napoli, Torino e a Firenze, tutte accomunate dall’aver visto raduni di persone laddove la situazione ancora non lo consente. A ricordarlo, è stato il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, il quale ha spiegato che esiste ancora il rischio “assolutamente reale che la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili”. Miozzo invita a ricordare come a settembre “abbiamo visto la curva schizzare rapidamente verso numeri difficilmente gestibile oggi quel rischio è ancora assolutamente reale“. Altro monito, quello sulle varianti “di cui si sa ancora poco circa la presenza sul nostro territorio ma abbastanza sulla loro velocità di diffusione”.

Covid, i dati del 31 gennaio

Il tutto in una giornata che ha fatto segnare un nuovo rialzo del tasso di positività, risalito al 5,27% (+0,9% rispetto alle precedenti ventiquattr’ore). Per quanto riguarda i contagi, il bollettino del Ministero della Salute ha registrato 11.252 nuovi casi di Covid in Italia e altre 237 vittime. I tamponi effettuati sono stati 213.364, mentre gli attualmente positivi si attestano ora a 453.968, ovvero 9.384 in meno del 30 gennaio.