Il corpo di Navalny mostrato alla madre

Sui documenti medici visionati dalla madre di Navalny, la morte dell'oppositore di Putin sarebbe attribuita a "cause naturali"

Aleksej Navalny
Foto di Kai Li su Unsplash

Il team di Aleksej Navalny ha riferito che, per la prima volta, il corpo dell’oppositore politico di Vladimir Putin è stato mostrato alla madre. La stessa ha poi riferito che, nei documenti medici da lei visionati, la morte sarebbe stata attribuita a “cause naturali”. Inoltre, le autorità russe starebbero esercitando pressioni sulla famiglia in merito alle modalità di sepoltura di Navalny.

Navalny, mostrato il corpo

Alla madre di Aleksej Navalny è stato mostrato oggi il corpo dell’oppositore, ma le autorità rifiutano ancora di consegnarlo alla famiglia. Lo scrive su X la portavoce del team Navalny, Kira Yarmysh. La madre di Aleksej Navalny ha detto che nei documenti medici che le sono stati mostrati, si dice che l’oppositore è morto per cause naturali. Lo riferisce la portavoce Kira Yarmysh su X.

Le autorità russe, che oggi hanno fatto vedere per la prima volta il corpo di Alexei Navalny alla madre, “la stanno ricattando” perché, “su ordine del Cremlino, le stanno mettendo condizioni su dove, quando e come seppellire Aleksej”. Lo afferma la portavoce del team Navalny, Kira Yarmysh, su X. “Vogliono farlo in segreto, senza dare la possibilità di salutarlo”.

Lavrov: “No alle interferenze”

“Su Navalny nessuno ha il diritto di interferire nei nostri affari interni” visto poi cosa hanno fatto con Julian Assange. “Rifiutiamo un’indagine internazionale sulla sua morte. Ci pensiamo da soli. Questa è arroganza. Queste sono forme di neocolonialismo”. Così il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, in una conferenza stampa a margine del G20, descrivendo l’andamento dell’incontro. “Nessuno in realtà sa cosa sia stato fatto a Navalny in Germania – ha poi aggiunto -. Hanno detto che era stato avvelenato e ci hanno accusati. Ma a noi non hanno consentito l’accesso alle sue analisi del sangue: indecente e ingiusto”.

Fonte: Ansa