Caso Navalny, la Farnesina convoca l’ambasciatore russo

Anche l'Unione europea richiama l direttore generale del Servizio di Azione Esterna dell'Ue per l'Europa orientale, la Russia, l'Asia centrale, Michael Siebert, a Bruxelles. Appello della madre di Navalny

Navalny
Alexei Navalny. Foto: Vatican News

Dalla Farnesina all’Unione europea, i diplomatici russi vengono richiamati per fornire chiarimenti sul caso di Aleksej Navalny. La morte dell’oppositore politico di Vladimir Putin, avvenuta improvvisamente nella prigione nella quale era detenuto, sta scatenando il dibattito della Comunità internazionale, convinta che Mosca ne sia responsabile in qualche modo. Intanto, la madre di Navalny lancia un appello allo stesso Putin: “Mi faccia vedere mio figlio”.

Ambasciatori russi convocati

L’ambasciatore russo in Italia Alexei Paramonov è stato convocato alla Farnesina per il caso Navalny. Lo apprende l’Ansa da fonti informate.

Il direttore generale del Servizio di Azione Esterna dell’Ue per l’Europa orientale, la Russia, l’Asia centrale, Michael Siebert, ha convocato a Bruxelles l’incaricato d’affari della Missione della Federazione russa presso l’Unione europea, Kirill Logvinov. L’Ue ha espresso la propria indignazione per la morte del politico dell’opposizione russa Alexei Navalny, la cui responsabilità finale, si sottolinea, ricade sul presidente Putin e sulle autorità russe. La Russia è stata invitata a consentire un’indagine internazionale indipendente e trasparente.

Appello della madre di Navalny

Appello al presidente russo Vladimir Putin della madre del dissidente russo Aleksej Navalny morto in una colonia penale nei giorni scorsi : “Ridatemi il corpo di mio figlio“. Lyudmila Navalnaya, ha diffuso un video con un appello a Vladimir Putin perché le sia restituito il corpo del figlio. Il messaggio è stato pubblicato dal team di Navalny.

Il messaggio

La madre di Navalny parla all’aperto, sotto la neve, davanti alla colonia penale IK-3, dove il figlio è morto il 16 febbraio. “Per il quinto giorno non lo vedo, non mi danno il suo corpo e non mi dicono nemmeno dove si trova”, afferma la donna. “Mi rivolgo a lei, Vladimir Putin – prosegue il messaggio – la soluzione del problema dipende solo da lei. Mi faccia finalmente vedere mio figlio. Chiedo che il corpo di Alexei venga immediatamente consegnato in modo che io possa seppellirlo umanamente”. Il video si chiude con l’inquadratura della cupola di una chiesa su cui si erge una croce. Il responsabile della fondazione anti-corruzione di Navalny, Ivan Zhdanov, ha sottolineato che contemporaneamente è stato presentato a Putin un appello scritto.

Fonte: Ansa