Usa 2020, Biden vince in Arizona. Le autorità elettorali: “Nessuna prova di brogli”

La Cina si congratula per la vittoria di Biden. "L'elezione del 3 novembre è stata la più sicura della storia Usa"

Joe Biden festeggia la vittoria in Arizzona

Diverse autorità elettorali americane statali e locali hanno affermato in un comunicato congiunto di non aver trovato, ad oltre una settimana dalle elezioni presidenziali, “alcuna prova” di brogli, schede perse o modificate o di sistemi di voto violati. “L’elezione del 3 novembre è stata la più sicura della storia degli Stati Uniti”, garantiscono, contraddicendo le accuse di elezioni fraudolente da parte di Donald Trump e del suo entourage.

Brogli elettorali smentiti

“Benché sapessimo che il nostro processo elettorale fosse oggetto di numerose affermazioni infondate e di campagne di disinformazione – ha assicurato Christopher Krebs direttore dell’Agenzia della cyber sicurezza e della sicurezza delle infrastrutture – possiamo assicurare che abbiamo una fiducia assoluta nella sicurezza e integrità delle nostre elezioni“. La Cisa dipende dal ministero della Homeland Security.

Karl Rove: impossibile ribaltare risultati voto

Anche il consigliere informale di Trump, Karl Rove, chiede di “chiudere le elezioni e unire il Paese”. Rove ha scritto sul Wall Street Journal che i risultati di queste elezioni non saranno ribaltati e che i riconteggi occasionalmente cambiano i margini nell’ordine di centinaia di voti, ma non di decine di migliaia.

“Chiudere queste elezioni sarà un passo duro ma necessario per ripristinare l’unità e l’equilibrio politico”, ha osservato dopo aver analizzato, dati alla mano, l’impossibilità di cambiare l’esito del voto. “E dopo che saranno finiti i giorni di Trump nei tribunali – ha aggiunto – il presidente dovrebbe fare la sua parte per unire il Paese guidando una transizione pacifica e lasciare andare le lamentele”.

Trump, dal canto suo – scrive il New York Times, già penserebbe di annunciare la sua corsa alle elezioni presidenziali del 2024.

Donald Trump promette battaglia

Biden vince in Arizona

Joe Biden ha vinto l’Arizona e i suoi 11 grandi elettori per circa 11 mila voti (40,40% a 40,06%). Prima di Clinton, l’ultimo democratico che era stato votato in questo stato come presidente fu Harry S. Truman nel 1948. Donald Trump aveva trionfato qui nel 2016 con un vantaggio del 3,5% su Hillary Clinton. Inoltre, l’Arizona é lo ‘home state’ del defunto senatore repubblicano John McCain, fiero avversario del presidente. Non a caso, la vedova si é schierata con Biden ed é entrata nel suo transition team.

La Cina si congratula

Dopo la vittoria in Arizona – ma a quasi una settimana dal superamento dei 270 Grandi elettori – oggi la Cina si è congratulata con il neo presidente americano eletto e con la sua vice, Kamala Harris.

Rispettiamo la scelta del popolo americano e facciamo le congratulazioni a Biden e Harris”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin. “Comprendiamo che i risultati delle elezioni americane verranno stabiliti in conformità con le leggi e le procedure statunitensi”, ha aggiunto poi il portavoce.

Ieri anche Papa Francesco aveva telefonato a Joe Biden per congratularsi della vittoria.