De Magistris non si dimette, Grasso: “Applicare legge Severino”

Non ha usato mezzi termini il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris dopo la sentenza che lo ha visto condannare a un anno e tre mesi di reclusione per abuso d’ufficio: “Mi chiedono di dimettermi per questa condanna, ma guardandosi allo specchio e provando vergogna devono dimettersi quei giudici”, ha detto in consiglio comunale. “Sono fiducioso che questa esperienza di governo possa andare avanti fino al 2016”. “Vorrebbero applicare per me – aggiunge – la sospensione breve, in base alla legge Severino, un ex ministro della Giustizia che guarda caso è difensore della mia controparte nel processo a Roma. E la norma è stata approvata mentre il processo era in corso”.

Non si fa attendere la risposta dell’Associazione nazionale magistrati che “giudica gravi e offensive le dichiarazioni rese da De Magistris nei confronti dei giudici del Tribunale di Roma. Parole tanto più inaccettabili – sottolinea l’Anm – poiché provenienti da un uomo delle istituzioni”.

Prima dell’Anm anche il presidente del Senato Piero Grasso è intervenuto sul caso: “La legge Severino – ha detto – va applicata come è capitato ad altri sindaci. Penso sia inevitabile. Poi naturalmente ci sarà il seguito dell’appello, dell’impugnazione che potrà eventualmente dare un contorno definitivo alla vicenda”. “Siamo di fronte a uno Stato profondamente corrotto” ha continuato il sindaco in Consiglio comunale, ribadendo di essere “uomo delle istituzioni” e di non volersi “far trascinare” a perdere tale fiducia. “Le istituzioni sapranno riparare a queste violazioni di legge”, ripete riferendosi alla sua condanna nel processo Why Not.