Dopo una serie di performance elettorali al di sotto delle aspettative la riscossa del Movimento 5 Stelle parte dalla Sicilia. E ora la forza politica guidata da Luigi Di Maio può guardare con maggiore ottimismo alle Europee del 26 maggio.
L'esito dei ballottaggi nella regione insulare, dove si è votato in cinque comuni, fa segnare l'en plein dei grillina, che vincono in due città emblematiche – dopo avere perso Bagheria e Gela conquistate cinque anni fa -: Caltanissetta, ancora stravolta dallo scandalo del cosiddetto “sistema Montante”, l'ex presidente di Sicindustria condannato due giorni fa a 14 anni di carcere e che proprio dalla città nissena aveva scalato i piani alti del potere; e Castelvetrano, la cittadina del superlatitante Matteo Messina Denaro, chiamata al voto dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose.
Una vittoria celebrata su Facebook in nottata, quando lo spoglio era a metà ma dall'esito scontato, dal vicepremier Di Maio: “Abbiamo vinto con il nostro candidato Roberto Gambino”, quando ci danno per morti noi ci siamo sempre”. E nel pomeriggio il capo politico del M5s sarà a Caltanissetta per festeggiare, assieme al padrone di casa Giancarlo Cancelleri, la vittoria di Gambino, che ha ottenuto il 58,85%, staccando il rivale Michele Giarratana, del centrodestra, che si è fermato al 41,15%. Una festa doppia perché con Di Maio, a Caltanissetta, ci sarà pure Enzo Alfano, eletto nuovo sindaco a Castelvetrano: il grillino al ballottaggio ha totalizzato il 64,67% dei voti, quasi il doppio dell'avversario civico Calogero Martire (35,33%).
A bocca asciutta la Lega, che si deve accontentare del solo comune di Motta Sant'Anastasia, appena 12mila abitanti conquistato al primo turno: i suoi candidati Giuseppe Spata e Giorgio Randazzo perdono i duelli a Gela (Caltanissetta) e a Mazara del Vallo (Trapani) nonostante le piazze riempite da Salvini durante il suo tour elettorale: qui vincono Salvatore Quinci (52,41%) del centrosinistra, ma sostenuto anche da liste civiche e moderati, e Lucio Greco (52,45%), appoggiato da Forza Italia e liste civiche. A Monreale, invece, vince Alberto Arcidiacono, sostenuto da liste civiche e da DiventeràBellissima, il movimento del governatore Nello Musumeci: col 55,73% ha sconfitto l'uscente Piero Capizzi (44,27%).
Bassa l'affluenza nei cinque comuni, pari al 43,60%, con un calo del 15,37% rispetto al primo turno. Ai seggi si sono recati 98.783 elettori sui 226.546 aventi diritto. Il crollo maggiore a Gela, dove ha votato il 40,49% degli elettori rispetto al 58,41% del primo turno.
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