Trump detta le condizioni all'Europa

A poche ore dal suo incontro con Jean Claude Juncker, Donald Trump detta le condizioni per scongiurare il rischio di una guerra commerciale con l'Unione europea.

L'incontro

Usa e Ue – ha twittato – eliminino tutte le tariffe, le barriere, i sussidi! Ciò finalmente si chiamerebbe libero mercato e commercio equo“. Juncker a Washington tenterà di sdrammatizzare il potenziale delle tensioni” commerciali tra le due sponde dell'Atlantico. Il presidente della Commissione europea non ha un mandato per trattare e non presenterà proposte, è stato precisato da Bruxelles, dopo i dazi sulle importazioni Usa di acciaio e alluminio annunciati da Trump e le tariffe di ritorsione messe in campo dall'Ue. “L'Unione europea viene a Washington domani (oggi ndr) per negoziare un accordo sul commercio. Ho un'idea per loro”, ha “cinguettato” Trump, riferendosi al suo invito. “Spero lo facciano. Noi siamo pronti. Ma non lo faranno”, ha messo le mani avanti il presidente americano che ha minacciato dazi addizionali del 20% sulle importazioni di auto dall'Ue. Il valore dell'import americano di vetture e componenti dal Vecchio Continente si aggira sui 50 miliardi di dollari. Una mossa temuta in particolare dalla Germania, visto che la stretta colpirebbe soprattutto l'industria tedesca.

Rapporti difficili

Per il tycoon, il multilateralismo dell'Unione europea incarna l'esatto opposto del suo mantra: l'”America First“. Non a caso l'ha definita “un nemico”, con affondi a tutto campo, dalla Nato alla sicurezza, dall'energia al clima. Sul tavolo, con Juncker, c'è poi la multa record da 4,3 miliardi di euro inflitta dall'antitrust Ue a Google per abuso di posizione dominante. “Si sono davvero approfittati degli Usa ma non ancora per molto”, è stato il monito presidente Usa, che ha accusato “Ue, Cina e altri”, anche di manipolare al ribasso tassi e valute. La prima volta che Trump ha incontrato Juncker, nel maggio del 207, gli ha dato del “un brutale killer“. La Casa Bianca ha poi spiegato che intendeva sottolineare la sue doti come negoziatore. L'arma con la quale Juncker si presenta oggi a Washington è la proposta di una soluzione “fuori dagli schemi”, stando alla commissaria al Commercio, Cecilia Malmstrom, che lo accompagna, un estremo tentativo di mediazione per calmare le turbolente relazioni transatlantiche.