Trump: “America al primo posto, ma non isolata”

L'America è aperta alle imprese ed è tornata ancora una volta competitiva“. L'atteso discorso di Donald Trump al World Economic Forum di Davos per difendere le sue politiche protezioniste è arrivato. L'ex tycoon ha voluto subito sottolineare di essere presente per “rappresentare gli interessi degli americani” ma anche per “offrire un'amicizia nel costruire un mondo migliore”.

Mai più pratiche scorrette nel commercio internazionale

“L'America – ha proseguito – sta di nuovo vedendo una forte crescita, in Borsa si sono creati 7mila miliardi di dollari dalla mia elezione. Come presidente degli Stati Uniti – ha aggiunto – metterò sempre l'America al primo posto, come gli altri leader mettono il loro Paese al primo posto. Venite in America. Io credo nell'America e la metterò sempre al primo posto. Ma non significa America alone (America isolata). Invitiamo gli altri leader a proteggere gli interessi dei loro cittadini come lo facciamo noi”.

E' così – ha detto ancora – che si ripristina “l'integrità del sistema commerciale”, cioè “solo insistendo su un commercio giusto e reciproco possiamo creare un sistema che funziona non solo per gli Usa ma per tutti i Paesi. Gli Stati Uniti non tollereranno più pratiche scorrette nel commercio internazionale”. 

Interesse dei propri cittadini che – secondo Trump – si tutela anche bloccando i flussi di immigrazione. “Il sistema che regola l'immigrazione negli Usa  – ha detto – è fermo al passato e d'ora in poi chi entra verrà selezionato in base alla sua capacità di contribuire al benessere economico del Paese”.

Terrorismo e Corea del Nord

Nel suo discorso ha trovato spazio anche il tema dei rapporti con la Corea del Nord e del terrorismo. “Gli Usa – ha affermato Trump – sono fortemente impegnati per la massima pressione per denuclearizzare la Corea del Nord, lavoriamo con gli alleati per contrastare i terroristi e Daesh, gli Usa sono leader per assicurare la sicurezza mondiale”.