Meloni: “Ridurre i divari in Italia è priorità del Governo”

Il messaggio della premier Meloni alla riunione del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (Cipess)

Giorgia Meloni G7
Foto © Palazzo Chigi

“L’Italia è una Nazione che nel tempo ha accumulato diversi divari: tra Nord e Sud, tra la costa tirrenica e quella adriatica, all’interno delle stesse Regioni…Ridurre questi divari è una delle priorità del Governo”. Così la premier Giorgia Meloni in apertura alla riunione del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (Cipess) a Palazzo Chigi.

Meloni, ok Cipess tappa importante, ridurre i divari è priorità

Oggi la delegazione è particolarmente corposa e vi ringrazio di essere qui, perché la riunione di oggi del Cipess rappresenta una tappa importante nell’azione del Governo e della rinnovata sinergia che il Governo ha instaurato con gli Enti locali e i territori che compongono la nostra Nazione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aprendo la riunione a Palazzo Chigi.

“Come sapete, l’Italia è una Nazione che nel tempo ha accumulato diversi divari: tra Nord e Sud, tra la costa tirrenica e quella adriatica, divari all’interno delle stesse Regioni, tra aree più interne e aree più urbanizzate e raggiunte di più da servizi e infrastrutture. Ridurre questi divari è una delle nostre priorità – ha sottolineato – e la strada migliore per farlo è concentrare le risorse che abbiamo a disposizione, a partire da quelle europee legate alle politiche di coesione, su interventi strategici e di lungo periodo. Così come è fondamentale spendere quelle risorse bene, nel minor tempo possibile, evitando sprechi e inefficienze”.

Il Decreto Sud e Coesione

“Questa è la visione che ha ispirato il nostro lavoro, fin dal nostro insediamento. Nella riunione del 3 agosto 2023, questo Cipess – ha ricordato la premier – ha deliberato l’imputazione programmatica alle Regioni e Province Autonome di 32,366 miliardi di euro di FSC, una quota complessivamente pari al 60 per cento delle risorse FSC 2021-2027 disponibili. Con il Decreto Sud e Coesione abbiamo portato avanti un riordino complessivo della programmazione e della gestione del Fondo Sviluppo e Coesione e abbiamo riportato l’utilizzo di quelle risorse alle finalità per il quale il Fondo è nato, ovvero finanziare progetti in grado di incidere davvero sullo sviluppo dei territori. Sulla base di questo lavoro, col Decreto Sud abbiamo riformato le politiche di coesione e abbiamo creato uno strumento molto efficace, gli Accordi di Coesione, che ci hanno consentito in questi mesi di mettere a disposizione delle Regioni e delle Province autonome risorse ingenti da investire su infrastrutture, istruzione, sviluppo locale, ricerca e università”.

Fonte: Ansa